È la prima volta che la Regione entra dentro gli stabilimenti della Thyssen Kroupp. “E’ possibile che in 50 anni di Regione Umbria, i consiglieri ivi eletti non abbiano mai avuto l’uzzolo di visitare congiuntamente il rilevantissimo sito industriale delle Acciaierie per toccarne con mano certi inconfessabili problemi, valutando gli ampi impatti ambientali e sanitari del sito?”.
Queste le parole del consigliere regionale M5S Andrea Liberati. “Su nostra precisa istanza, l’assemblea legislativa, tramite la Seconda Commissione è entrata ufficialmente all’interno delle Acciaierie per una prima analisi dell’esistente. Abbiamo chiesto di partire dalle famigerate discariche siderurgiche di Pentima e Valle, per poi passare all’area degli stabilimenti veri e propri, laddove il cromo esavalente nelle falde acquifere ha recentemente superato i limiti di legge in ben sei pozzi su sette, come peraltro successo pure negli anni scorsi su diversi piezometri -e senza andare più indietro per carità di patria. Certo è ben strano che i consiglieri regionali, sempre pronti nel dire la loro sull’universo mondo, nulla abbiano detto e tanto meno scritto su questo tema, specie dopo il 2010, quando l’autorizzazione integrata ambientale, rilasciata dalla Regione, venne presto messa in discussione dalla stessa Arpa Umbria.
Eppure, viste le competenze esclusive assunte, precisi obblighi politici di controllo e vigilanza spetterebbero proprio ai consiglieri regionali. Che sull’argomento restano assai silenziosi. Al più, balbettanti. Siamo nel 2019: mezzo secolo di clientele e possono sicuramente bastare, visti gli enormi danni finora cagionati da tale sistema di lusinghe varie e avariate, consulenze e interessenze. Da oggi si cambia. Valuteremo il da farsi nel corso di questa e delle prossime giornate, auspicando l’avvio di un percorso politico e industriale virtuoso, volto anzitutto a riconoscere le grandi criticità esistenti, magari senza più scansarle come finora accaduto grazie a umanissime ed estese complicità, grazie ai silenzi di lunga data di magna pars dei cosiddetti Organi costituzionali”.
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