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Latini: “Fumi Ast? Non dovrebbero avere ripercussioni sui cittadini…”

Ad inizio dei lavori della seduta del consiglio comunale di oggi, lunedì 10 dicembre, il sindaco Leonardo Latini ha riferito su due episodi ambientali che riguardano l’Ast. Il primo è attinente ad una fuoriuscita anomala di fumi: “Si tratta di episodi – ha dichiarato il primo cittadino –  che meritano le giuste comunicazioni. L’ultimo in ordine cronologico riguarda le fuoriuscite dei fumi dall’acciaieria, avvenute ieri 9 dicembre. Una reazione anomala scatenata dall’acciaio durante il trasporto interno. Appena ha avuto notizia dai social, l’assessore all’Ambiente si è messa in contatto con Arpa che stava già effettuando i controlli. Non conosciamo ancora i dati, in base a quanto ho appreso dalla stampa, sembrerebbe che l’emissione sia stata circoscritta e che non abbia comportato rischio per i cittadini. Questo episodio si inquadra in un discorso  più ampio che riguarda ripetute emissioni non captate che provengono dallo stabilimento Ast, come confermato dalla presenza di metalli riscontrata nelle polveri. La giunta, che si è riunita d’urgenza, ha fatto le dovute segnalazioni alle autorità competenti”.

Sul punto è intervenuta anche l’assessore all’Ambiente Benedetta Salvati: “Preciso che l’evento, ancorchè anomalo, si unisce a ulteriori fenomeni in atmosfera non captati, che i cittadini lamentano come ciclici, connessi alle operazioni che si svolgono in determinati reparti dell’Acciaieria. Attualmente si è in fase di revisione del documento istruttorio dell’Aia di Ast e del quadro prescrittivo delle emissioni in atmosfera. Chiederò agli enti e all’Arpa di valutare in sede di autorizzazione, di affrontare in modo definitivo questo problema, in quanto l’Aia è l’unico strumento veramente efficace che possiamo utilizzare nei confronti del gestore”.

“Il secondo episodio – ha detto ancora il sindaco Leonardo Latini – riguarda la contaminazione delle acque dello stabilimento Ast. Nei giorni scorsi il ministero ci ha inviato dati che hanno rivelato concentrazioni oltre i limiti di metalli nelle acque sotterranee. In particolare in un piezometro (F19). Tali concentrazioni sono risultate eccessivamente elevate con valore di ph particolarmente acido. La nota del ministero ci invitava a valutare la necessità di procedere con specifici provvedimenti a tutela della salute pubblica e ci siamo immediatamente mossi. Abbiamo immediatamente scritto alla asl, abbiamo convocato un tavolo tecnico, che si è tenuto giovedì e che ha visto anche la partecipazione dell’azienda, in particolare dell’ufficio ambiente dell’Ast. Sono state avanzate richieste di chiarimento, l’azienda ha spiegato l’accaduto e descritto le azioni poste in essere, poi la discussione è andata avanti tra gli enti, che agiranno ognuno per le proprie competenze. La Asl ha dichiarato che avrebbe proceduto con la verifica analitica dei due pozzi interni allo stabilimento ad uso idropotabile e che avrebbe intensificato i controlli sui punti di monitoraggio della distribuzione dell’acqua potabile nelle zone limitrofe. Anche i sindacati sono stati informati di tutta questa attività svolta dal comune”.

Thomas De Luca (M5s): “Credo che sia un comportamento estremamente apprezzabile quello posto in essere, ossia dare un ulteriore stimolo su queste tematiche. Presenterò un atto di indirizzo per avviare una discussione e per l’installazione di un sistema di videosorveglianza sui punti di emissione per monitorare fenomeni di questo tipo”. Michele Rossi (Terni Civica): “A nome della maggioranza e a titolo personale, avendo presentato proprio su questi temi un’interrogazione, ritengo che questo sia un importante cambio di rotta per il  quale esprimo apprezzamento e soddisfazione, anche per il coinvolgimento del Consiglio comunale che è stato puntualmente aggiornato su tutte queste vicende”.

“Prima il caso delle acque sotterranee contaminate da cromo esavalente, poi l’episodio del fumo arancione fuoriuscito dallo stabilimento di viale Brin domenica pomeriggio: Ast Terni faccia maggiore attenzione e provveda a ridurre l’impatto ambientale sul territorio”. Lo dice il capogruppo Lega Umbria, Emanuele Fiorini: “Dobbiamo andare oltre l’annoso dilemma tra industria e ambiente, tra lavoro e tutela della salute – prosegue – è arrivato il momento di voltare pagina e definire una linea di azione che veda il tema dell’inquinamento al centro dell’agenda politica comunale, regionale e nazionale e al centro delle dinamiche aziendali e produttive di Ast Terni. Nessuna decisione deve essere presa a discapito del territorio, nessuna strategia deve essere determinata senza valutare l’impatto ambientale che essa comporta. Siamo a favore del mantenimento degli asset e dei livelli produttivi e occupazionali di una fabbrica, ma riteniamo di primaria importanza tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Poche settimane fa l’azienda ha confermato un utile netto di oltre 98 milioni di euro? Bene, venga incrementata la spesa relativa all’acquisizione di tecnologie utili a ridurre emissioni e, quindi, l’impatto ambientale. Sono i nostri figli che ce lo chiedono”.

Foto: fb ©

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