Ottocento giovani coinvolti fra i 16 e 35 anni, 8 borse di studio assegnate, tre i progetti di impresa avviati, 100 le idee imprenditoriali proposte. Sono questi i numeri di “We are Valnerina”, l’iniziativa, legata al bando nazionale Restart, coordinata dalla Provincia di Terni, promossa da Anci e finanziata con fondi del Dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio dei ministri e del servizio civile nazionale (oltre 193mila euro), oltre che in parte, da Provincia stessa e Comuni di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino.
I risultati dell’anno di attività sono stati resi noti stamattina in una conferenza stampa in Provincia dal presidente, Giampiero Lattanzi, dal direttore provinciale dell’area tecnica e responsabile del progetto, Donatella Venti, alla presenza dei sindaci di Montefranco, Rachele Taccalozzi, e Polino, Remigio Venanzi, dell’assessore del Comune di Arrone, Marsilio Francucci, dei rappresentanti del Comune di Ferentillo e delle associazioni che hanno partecipato all’iniziativa. “Siamo molto soddisfatti di quanto ha prodotto We are Valnerina – ha detto il presidente Lattanzi – perché possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi che erano quelli di far ripartire il territorio dopo il sisma e creare i presupposti per nuove opportunità di lavoro per i giovani”.
Il presidente ha poi sottolineato anche altri due aspetti: “Il primo – ha spiegato – riguarda il valore sociale, essendo un progetto partito dal basso e che ha coinvolto tutta la comunità della Valnerina. Il secondo riguarda invece la promozione del territorio grazie agli infopoint e ai living lab aperti nei quattro comuni”. “We are Valnerina – ha dichiarato il direttore Venti – ha interessato tanti giovani e anche tanti settori economici, tra cui quelli dell’agroalimentare che caratterizzano l’area”.
Soddisfazione è stata espressa dai Comuni che hanno sottolineato soprattutto gli aspetti legati alle possibilità occupazionali dei giovani, “in un periodo – hanno sottolineato – in cui i problemi di disoccupazione giovanile purtroppo sono un fattore negativo a livello nazionale e anche nella nostra provincia”.
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