La rassegna Clt Time torna, infatti, venerdì 23 e sabato 24 novembre, sempre nella splendida cornice della biblioteca del Circolo lavoratori Terni.
Venerdì tocca alla musica classica, con il concerto “La Grande Musica da Camera”. Alle 21 Andrea Francescangeli al pianoforte, Stefano Carsili al clarinetto e Maurizio Gambini al violoncello faranno risuonare le note di due tra i più grandi compositori di tutti i tempi. I musicisti proporranno il Trio op.11 di Beethoven e il Trio op. 114 di Brahms. Il primo fu dedicato alla Contessa Maria Wilhelmine von Thun, è una delle opere giovanili di Beethoven, composta nel 1797 e pubblicata l’anno successivo, dove viene coinvolto anche uno strumento a fiato, in quanto molto popolare all’epoca. È conosciuto anche con il nome di “Gassenhauer Trio”, nome che deriva dall’ultimo tempo del trio, dove Beethoven crea nove variazioni su un tema giocoso di Joseph Weigl: L’amor marinaro, ossia il Corsaro, infatti la melodia in questione dal titolo Prima ch’io l’impegno, era molto conosciuto nella Vienna del 1800. Il Trio op. 114 venne composto nell’estate del 1891 dopo l’incontro di Brahms con il clarinettista Richard Muhlfeld e fu eseguito il 24 novembre 1891 da Muhlfeld al clarinetto, Robert Hausmann al violoncello e da Brahms stesso al piano. Il Trio è considerato come una rinascita per Brahms in quanto, nel 1890, dopo la composizione del Quintetto op. 111 aveva dichiarato che quella sarebbe stata la sua ultima composizione. I biglietti possono essere acquistati presso la segreteria del Circolo Lavoratori Terni.
Sabato 24, invece, sarà il poeta, vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli a calcare la scena alle 16,30 con la presentazione del libro di poesie Stamperie delle nubi , grazie all’appuntamento promosso dall’associazione Gutenberg. Il libro si configura come la terza tappa di un unico “viaggio” in cui la voce poetica si modula variabilmente, senza mutare di fatto il timbro di fondo. In “Stamperie delle nubi” si rafforza la tensione architettonica alla struttura e ad una certa simmetria dell’opera, essendo la raccolta fondamentalmente organizzata in quattro sezioni, ciascuna formata da 11 poesie. L’aspirazione all’esattezza strutturale del libro e di ciascun suo pezzo è già essa un tema. In “Stamperie delle nubi”, oltre ai consueti temi e stilemi dell’indulgenza, del senso della poesia, della tenerezza e del disincanto, della piccola epopea familiare, l’infanzia, la malinconia, l’irriverenza, campeggiano incontrastati due argomenti già vagheggiati in altre raccolte, ma qui ulteriormente scandagliati e resi supremi, pur nella solita oscillazione tra lirismo e narrazione, visione e realtà, sublimazione e ironia, alto e basso.
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