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Bomba a Cesi, in corso l’evacuazione di 11mila residenti

È partita questa mattina alle 6 l’evacuazione  dalle proprie abitazioni di circa 10.750 persone (LEGGI I NUMERI CIVICI), residenti in un raggio di 1.680 metri dal punto di stazionamento dell’ordigno, per permettere le operazioni di bonifica del residuato bellico da 250 libbre ritrovato mercoledì nei pressi della stazione di Cesi, a Terni (LEGGI).

La bomba, dopo il despolettamento, sarà trasportata nella cava San Pellegrino di Narni, dove sarà fatta brillare.

Come già comunicato nei giorni scorsi la Prefettura e il sindaco Latini invitano la popolazione coinvolta, per completare l’evacuazione entro i tempi previsti in modo da consentire il rientro nelle abitazioni entro le 13.

H 10 – Si stanno completando le operazioni di evacuazione nell’area intorno al punto in cui è stato rinvenuto l’ordigno bellico inesploso. Tutto si sta svolgendo in maniera regolare senza particolari problemi, con la collaborazione dei cittadini.
Al centro d’accoglienza del palatennistavolo di via delle Palme sono state accolte circa cento persone.
Circa 80 persone sono state accolte al centro geriatrico, all’ospedale di Narni, alla Domus Gratiae, in collaborazione con la Asl.
In molti hanno lasciato la zona da evacuare per recarsi in altre aree delle città, presso parenti o amici.

La macchina organizzativa del Comune di Terni e della Protezione Civile è in funzione dalle prime ore dell’alba con 180 volontari della Protezione Civile, da tutta l’Umbria, 20 dei quali delle organizzazioni sanitarie con ambulanze. Sono impegnati anche circa 50 dipendenti comunali, compresi otto assistenti sociali.

I varchi da presidiare sono in tutto 17. Per la Polizia Municipale sono all’opera cinque pattuglie ai varchi, due pattuglie in moto per servizi di supporto e vigilanza e 3 ufficiali. Gli altri varchi sono presidiati da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale. Sono impegnati anche i Vigili del Fuoco.

Sono anche operativi un punto medico avanzato, che è stato spostato al palatennistavolo, e due ambulanze oltre i varchi di Cesi e Gabelletta.
Per le operazioni di evacuazione ha operato anche un mezzo di BusItalia come navetta per trasportare al Palatennistavolo i cittadini che non avevano a disposizione mezzi propri.

Il Centro coordinamento soccorsi, dove è presente anche il sindaco Leonardo Latini e il Centro operativo comunale, con l’assessore alla protezione civile Stefano Fatale sono all’opera rispettivamente in Prefettura e nel palazzo degli uffici comunali di corso del Popolo.

Foto: VITALI ©

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