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Sicurezza, Paparelli: “Il sindaco sta danneggiando l’immagine della città. Basta esercito e ronde”

L’assessore alla Sicurezza della Regione Umbria, Fabio Paparelli, prende carta e penna e decide di scrivere al sindaco di Terni su questioni inerenti la sicurezza.

“Egregio sindaco, avete invocato esercito e ronde come se a Terni ci fosse un far west continuo, procurando danno all’immagine della città, alimentando paure e proponendo misure fuori dalla realtà. Appena vi siete resi conto delle bufale propinate, in primis l’assessore Fatale, cui riconosco l’onestà intellettuale, avete detto che tali richieste sono frutto di errori formali inseriti nel Dup, salvo le sue raffazzonate smentite.

In seguito, consiglieri autorevoli della sua maggioranza, hanno derubricato la questione sicurezza in città a qualche elemosinante o parcheggiatore abusivo. Per queste questioni, servirebbe dunque l’esercito a Terni? Ma possibile che vi piaccia cavalcare solo l’onda della propaganda e degli slogan facili? I medesimi consiglieri le chiedono, infine, con una mozione, di fare una cosa illegittima.

Lei certamente saprà, vista la sua professione, che le ordinanze del sindaco, in materia di sicurezza e ordine pubblico, devono essere non solo avallate dalla Prefettura ma emanate solo per comprovate questioni di sicurezza (a fronte di denunce, casi ripetuti verificatisi realmente ecc..), e soprattutto avere il carattere della temporaneità, altrimenti si sostituirebbero alle leggi dello Stato.

Oltre alla non conoscenza del diritto e delle istituzioni emerge palesemente la vostra nostalgia per il ventennio, quando il codice penale, figlio di quegli anni reprimeva non solo il libero pensiero e ma persino la carità cristiana per i più deboli, con l’art. 670. Illumini giuridicamente alcuni suoi colleghi sul fatto che la norma è stata prima dichiarata incostituzionale e poi definitivamente abrogata, ci eviteremmo così figuracce e gaffe istituzionali.

Gli ricordi infine che la Corte Costituzionale ha più volte dichiarato illegittimo l’esercizio di ordinanze per regolamentare materie di pertinenza del legislatore nazionale, perché attinenti la sfera costituzionale dei diritti soggettivi e delle libertà individuali. Evitiamo ridicolo e improvvisazione”. 

Foto: (archivio) TerniLife ©

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