(da Repubblica.it) Gli altri rischiano tutto, inseguendo disperatamente un posto al sole. Lui no, si diverte: prova una moto, poi l’altra, commette una miriade di errori, sta per cadere però si salva con una delle sue acrobazie. E alla fine si prende la pole. Per il 9° anno consecutivo, con il record della pista: 1’20″270.
Marc Marquez è il più veloce e prenota un altro successo – il 9°, naturalmente – sulla pista sassone. Chi può impensierirlo, domani alle 14? Le 3 Ducati, soprattutto in partenza: ne avrà 2 accanto in prima fila – Petrucci, Lorenzo – e una terza (Dovizioso) subito dietro. Su di un percorso stretto e corto come questo, c’è da scommettere: sarà subito una battaglia tra il campione del mondo in carica e il maiorchino (1’20″327: 3° a 57 millesimi dal catalano), che il prossimo anno sarà suo compagno alla Honda. Anche DesmoDovi (5° a -0″147 con 1’20″444) può inserirsi nella lotta e – perché no? – pure un Petrucci che oggi pomeriggio è stato bravissimo ma ancora una volta si è visto sfilare una gioia sotto il naso.
Il pilota umbro ha sfruttato la scia di Jorge, però per 25 millesimi (1’20″296) si deve accontentare del 2° posto: non è proprio uno specialista delle partenze, ma ha grinta da vendere. E le Gp18, che qui hanno tutte messo le “ali” con gran soddisfazione perché non ci sono le controindicazioni dei lunghi rettilinei, hanno dimostrato di andare forte ovunque. Marquez resta il grande favorito, ma se quelli di Borgo Panigale credono ancora nel successo finale, allora è arrivato il momento di osare.
E le Yamaha? Soffrono terribilmente le alte temperature: al Sachsenring, dove di solito c’è freddo e piove, da un paio di giorni sembra di essere in Riviera. Sull’asfalto la temperatura è di 45°: Vinales con un buon giro secco e il 4° crono (1’20″441) riesce comunque a guadagnarsi una preziosa seconda fila così come Valentino, 6° (1’20″532) e leggermente più staccato. Iannone, che aveva regalato lampi di velocità per tutto il fine-settimana, comincia dalla terza fila grazie all’8° tempo (1’20″682). Che festa al box Honda, mentre Marquez felice si batteva i pugni sul petto: “Ho provato le gomme e tanti dettagli, sono contento. Ma che sorpresa, questa pole: ho commesso diversi errori, anche nell’ultimo giro, e onestamente non ci credevo più. Però nell’ultimo tratto sono stato strepitoso”. Se dovesse vincere anche domani, Marc – che ha 41 punti di vantaggio sul 2° in classifica, Valentino – a metà campionato metterebbe una grossa ipoteca sul titolo. Ma alla Ducati non ci stanno.
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