Sottoscritto dalle organizzazioni sindacali dei proprietari di immobili e degli inquilini della provincia di Terni un accordo territoriale finalizzato all’applicazione di nuove regole per la stipula dei contratti di locazione a canone concordato o agevolato. A darne notizia è una nota sindacale del Sunia Cgil di Terni, che informa di come i nuovi regolamenti per gli affitti con canone concordato e agevolato non varranno «soltanto per i quattro comuni a più alta densità abitativa, ovvero Terni, Narni, Amelia e Orvieto, ma anche per tutti gli altri 29 comuni della provincia», compresi i «contratti transitori e quelli specifici per gli studenti universitari».
Il canone di affitto si andrà a collocare all’interno di una forbice, oscillando tra un livello massimo e uno minimo in base a criteri stabiliti dai rappresentanti di locatari e affittuari, normati dall’accordo appena firmato. A determinare l’ammontare del canone saranno 18 elementi oggettivi quali l’ubicazione dell’immobile, la presenza o meno di servizi, la metratura calpestabile e altre 15 voci oggettive.
Non mancano inoltre agevolazioni fiscali previste sia per gli inquilini che per i proprietari di immobili.
Romolo Bartolucci, segretario del Sunia della provincia di Terni, spiega: «per quanto riguarda i proprietari, la stipula di contratti con canale concordato e agevolato, in regime contributivo di cedolare secca, prevede un’imposta sull’intero canone di affitto annuo pari ad appena il 10%, con una diminuzione dell’Imu del 25% rispetto a quella ordinaria. In più – prosegue – per effetto dell’accordo sottoscritto i Comuni dovranno anche deliberare un’aliquota Imu inferiore a quella ordinaria, destinata a chi affitterà immobili con canone concordato».
«Gli inquilini – spiega ancora Bartolucci – oltre a beneficiare di affitti calmierati rispetto a quelli disponibili sul libero mercato, in fase di dichiarazione dei redditi avranno un rimborso rapportato al reddito complessivo prodotto nell’anno di imposta e non potranno subire aumenti del canone per l’intera durata del contratto».
«Quello sottoscritto – conclude il segretario del Sunia Cgil Terni – è un accordo voluto fortemente anche dai livelli nazionali e regionali, oltre che da quello provinciale, al fine di diminuire la tassazione del canone, usufruire di affitti sostenibili e fare in modo che emergano il nero e l’abusivismo, purtroppo molto diffusi in questo settore».
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