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Festival Sangemini Classic “scopre” il programma, l’intervista a Virna Liurni

XIX edizione, il piccolo festival di Vera arte, Sangemini Classic, “scopre” il programma. Venerdì 6 Luglio, il suo primo appuntamento Concerti, eventi spettacolo, masterclass di alta formazione con danza, il valore del libro, esposizioni di fotografia nel “tema” proposto quest’anno che parlerà con intimità, di “senso e sensoriale… nella Bellezza”, quasi a sublimarla.

“Per il superamento del conflitto, il Suono, l’arma invincibile… che afferra la mano, per portarci nella vibrazione dell’infinito”, così introduce il nuovo tema musicale e d’arte ildirettore artistico Virna Liurni.

«Con questa mia quasi utopica espressione, – spiega Liurni – che firma anche il mio progetto Artistico-spirituale, vorrei introdurre il tema della nuova edizione 2018… perché le utopie vivono anche di realtà… Una realtà salvata, dallo scorso anno, da quella Giustizia scritta nella Vera Bellezza artistica, da un semplice nome Alfredo, al quale anche quest’anno dedichiamo il festival, con particolare riconoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, ai gesti collaborativi pubblici e alla scelta d’encomio e di sensibilità, dei privati sostenitori. Agli Artisti.

La scorsa edizione abbiamo parlato di Origine ed Originale, di Silenzio, di coscienze, di nudità artistiche. Idee che vivono di luce propria, di responsabilità in originale legate alla radice e alla verità, di ciò che non riconosce copie, in una società dell’ “io” che invade, di facilità e di consumo. Nelle diverse “nudità”, le ricercate e belle entità artistiche, hanno parlato intensamente».

«Quest’anno – continua –  proporremo un’edizione ancora più intimistica, ricca di “segreti”, sorprese, quasi magie, legate al Senso e ai Sensi che si assottigliano sino al Sensoriale, a quella conoscenza che parla sempre con l’Amore e al Tempo, a quell’Uomo che ama restringere il proprio sguardo a quell’ “immagine” sempre di più circoscritta al “piccolo”, nell’era del “grande”. Ciò che si contiene in un “piccolo spazio”, tanto da legarlo al tempo del Ricordo dei salotti del passato. Il mio
intento, – prosegue Virna – “unire, la musica, gli artisti, gli spettatori, in un unico piccolo palcoscenico senza pedana, quello artistico”, dove è nato quasi venti anni fa il piccolo festival di Vera arte, Sangemini Classic: nel Museo dell’opera di Guido Calori, con qualche uscita nelle piazze di San Gemini, tra i Borghi più Belli d’Italia, quella prescelta di Piazza Duomo… quando ci chiama San Francesco per mal tempo, ci trovate nella Sua Chiesa!»

«La Donna, il segreto il mistero, Senso e Sensoriale… il Suono”. Saranno il fulcro di questo festival. Il Suono come arma vincente per il superamento del conflitto. La Donna come richiamo alla Musa e alla Dea, come espressione artistica di femminilità. Temi rinnovati: il Sogno, l’Anima nella musica e nelle arti, come profondità di un sentire, come strumento di Ascolto che genera il Senso sino a
raggiungere, nelle sue sfumature, il Sensoriale. Un ascolto d’Introspezione ed espressione, sperimentazioni, curiosità di conoscenza, storia, cultura, educazione. Il Sogno si colora di quel Sapere che è leggerezza sana e vicinanza a tutti gli spettatori, non necessariamente colti.

“Un Sogno che si unirà sempre di più all’Amore, per un ascolto ad occhi chiusi.” La mia espressione che ha firmato il festival 2017 e che vorrei mantenere, quest’anno, “aprendo gli occhi” al sensoriale, insieme alle linee guida unite al senso filosofico ed etico che sin dalla prima edizione lo hanno contraddistinto ed evidenziato con la sua veste provocatoria che ha generato circa venti anni fa una tendenza e una confluenza in altri contesti artistici del territorio.

La Tradizione come Valore e come formazione colta indiscussa degli artisti, l’Innovazione come libera creatività e possibilità di fusione di stili. La valorizzazione dell’Artista italiano tra gli elementi cardine, di calibro internazionale che si legano alla cura dell’evento, del piccolo legato alla sfumatura, alla riservatezza di un’intimità che non può prescindere dalla condivisione e dal motus dell’anima, da quella Verità che si scrive con forza nei toni dimessi, quasi sussurrati e vibrati, l’Attesa, la Curiosità di scoprire l’evento, la ricerca di quei Particolari che colorano un momento da scolpire nella Memoria emotiva.

Pura arte italiana, legata a buone idee, le stesse che parlano di continuità, di tempo, utilità e solidale amicizia nell’arte che si apre e si unisce alle coscienze, all’ascolto e all’ascoltatore. Artisti italiani o di origine italiana di levatura internazionale che quest’anno si aprono a diverse culture ed etnie. Idee “originali” che necessitano di profondità di lettura, dove solo la musica e l’arte fatta in una determinata maniera può arrivare. Emozioni rinnovate e approfondite quest’anno sino a toccare il Sensoriale.»

Ricordando le idee guida del pensiero artistico del piccolo festival di Vera arte Sangemini Classic, firmato dall’idea Artistica della pianista Virna Liurni e sostenuta dall’associazione culturale Nuova Tradizione Musicale affonda le radici in quella “povertà” che si nutre di passione e di profondità, dove il “Nome” non è protagonista ma espressione personale artistica, di un’Arte Vera, Libera ed Utile, rivolta ad un pubblico non necessariamente colto che si avvicina con il desiderio di
un curioso ascolto, rinnovato.

Il Sogno è legato all’Amore e alle sue espressioni di profondità, per un ascolto ad occhi chiusi, alla Libera creatività dell’Essere, del vero artista che ama includere l’altro nel proprio cammino, come sana controtendenza.

«Affinare sensibilità, questo rimane il nostro l’obiettivo principale, perché l’arte non
può parlare all’indifferenza». Nuova Tradizione Musicale, come Valore e come formazione colta indiscussa degli artisti, l’Innovazione come libera creatività e possibilità di fusione di stili. La
valorizzazione dell’artista italiano, Artisti che si legano al festival con una stretta di mano, quale garanzia di un sentire che ricorda i contratti umani dei nostri nonni.

Gli elementi cardine: cura dell’evento, del piccolo legato alla sfumatura, alla riservatezza, all’intimità che non può prescindere dal motus dell’anima, dalla condivisione, dalla Verità che riconosce come forza i toni dimessi, quasi sussurrati e vibrati.

La curiosità e l’attesa, il rallentare per godere di quei particolari che nascono dalla ricerca personale e che colorano quel momento da scolpire nella memoria emotiva, per unire artista e pubblico.

Il sapore di un momento sempre più sofisticato e aromatizzato che non si disperde nell’iper-offerta e non cede alla mercificazione dell’arte. Il valore del bello che non può prescindere dal buono, dove l’artista-attore è interprete di una propria Verità interiore ed espressione di una Identità artistica che si evidenzia nella globalizzazione. Esempio di risparmio per una produzione di calibro internazionale, è tra i festival umbri più “ricercati” ed autorevoli, di veste etico-filosofica, che collabora e desta l’attenzione dei più importanti teatri ed istituzioni accademiche italiane nonché di artisti esteri.

Il Sangemini Classic si pone da sempre l’obiettivo di Vera arte, quale sana politica culturale e misura di civiltà in sintonia alla spiritualità e al coraggio di Papa Francesco che ne è rappresentante e al quale è stato dedicato nell’anno 2016 il festival.

Nell’approfondire la pagina artistica del festival il direttore artistico Virna Liurni
afferma: «Quest’anno il piccolo festival aprirà venerdì 6 luglio con “I Segreti dell’Harem. Donna Dea Madre Musa”. Apriremo con un messaggio di femminilità ed energia. Attraverseremo l’harem con i suoi segreti, la danza e la musica mediorientale; dall’arcaica e antica danza, al folklore, alla modernità della danza del ventre, al suo “velo” e “vesti spirituali”. Un confluire di energie, culture, emozioni visive e sonore.

La bella danzatrice Maryem Bent Anis, dalla pelle di luna e dal sangue tunisino, con radici beduine. Simbolo di libertà mentale e di benessere al femminile. Tra le massime danzatrici ed insegnanti, nonché promoter dei maggiori maestri esistenti al mondo di danza orientale con i quali collabora. Porta le sue radici in Italia e dall’Italia nel mondo e in esclusiva con un concerto spettacolo creato per il Sangemini Classic.

Avrò anche il grande piacere di condividerlo con Maryem ed uno tra i massimi interpreti della musica araba: Ziad Trabelsi, il virtuoso di oud, liuto arabo, cantante e raffinato compositore, figlio d’arte colta, il padre, compositore e direttore dell’Orchestra Nazionale Tunisina. Ziad è membro fondatore del Trio Arabesk con Simone Pulvano e Emanuele Bultrini; anche loro, musicisti della nota orchestra Piazza Vittorio. Faremo insieme un viaggio nei segreti della storia, completato dal piacere della contemporaneità e della spiritualità nel suonare i miei brani d’ispirazioni spirituale, con la Voce d’oriente, impersonificata da quella bellissima del maestro Ziad, in sinergia con i suoi virtuosismi arabi di oud, ed accompagnata dalla grande danza di Maryem, insieme al trio Arabesk.

Uno spettacolo di cultura e storia, di forte impatto emotivo. Il luogo storico del festival, il Museo Calori, che ospiterà, nella sua cornice artistica tutti gli appuntamenti, permetterà l’espressione massima idonea alla levatura stessa dei concerti. Quest’anno inizieremo alle ore 21.45, spostandoci un po’ oltre, verso le ore più fresche dell’estate.

Venerdì 13 luglio il prof. “Paolo Crepet… e il pianoforte di Virna Liurni al Sensoriale”. Tra i massimi psichiatri e scrittori italiani, che lega il proprio impegno all’Amore e al coraggio, caro al nostro festival. Insieme a lui entreremo nella mia proposta di pianoforte, tra senso e sensoriale , in quella parte di ascolto più profonda ed attivo-espressiva. La Scrittura, La Parola, La Musica come racconto e Suono legato all’idea di motus-ascolto. Linee attivate e create dal dito come simbolo e reale espressione di un pubblico che diviene elemento di ascolto e di produzione estemporanea allo stesso tempo. L’Amore tema caro a Crepet e che si lega altresì all’idea artistica del piccolo festival che ruota da sempre intorno all’Amore e alla Bellezza, quasi sublimandola, in questa edizione, con l’orecchio e con lo sguardo, ai sensi… e al sensoriale. Una nuova esperienza…

Lunedì 16 luglio La nostra bella Umbria. Mino Lorusso “Il Saio e La Lince. Viaggio Sentimentale nell’Umbria dei Miti”. Il valore del libro, anticipato dal prof. Crepet e in questa serata approfondito dall’Autore, giornalista Rai Mino Lorusso. Avremo il piacere di conoscere meglio la terra dei Santi e della spiritualità ma anche, come ci racconta il saggista e studioso di origini Lorusso, quell’identità ricca di micro-territori, entità diverse ambientali, paesaggistiche e culturali quasi contrapposte tra loro tanto da formare, L’Umbria… Le Umbrie. Una serata culturalmente affascinante, fatta di curiosità storiche e di conoscenza, condotte da un altro giornalista altresì di grande spessore giornalistico, che lega il suo scrivere, alla poesia e alla sua grande passione che è la musica: Riccardo Regi.

Venerdì 20 luglio Evocaciòn Luca D’ Amore e Fabrizio Porrazzini, Chitarre. Un concerto d’ eccezione, dedicato al loro Maestro Mario Jalenti… un Uomo, un musicista ternano che tanto ha lasciato al Valore, alla musica al suo insegnamento, alla tradizione colta della chitarra. Mario Jalenti, insegnante di suo figlio Francesco, caro amico, anche lui già grande musicista. Ci piace pensarli insieme, padre e figlio, a suonare la chitarra, in quel giardino oltre il cielo, dove la musica regna con la sua condizione totale di vibrazione.

Grazie a Luca D’ Amore, musicista chitarrista ternano, ormai concertista internazionale e insegnante di conservatorio che vive e ci onora a Parigi, perfezionatosi come Fabrizio Porrazzini, con il maestro Alberto Ponce. Ascolteremo, Due ternani, notevoli musicisti che ci proporranno la musica cara all’ estetica e alla sensibilità del loro Maestro. La scuola spagnola e la modernità
di quella francese… Albéniz, Granados, de Falla, Debussy, Fauré.

Martedì 24 luglio “Il Nuovo Viaggio di Stefano Salvatori”. Tornerà con il suo pianoforte. Maestro, pianista e direttore d’orchestra del Teatro alla Scala, lavora per i massimi teatri ed ha collaborato a fianco di grandi nomi del concertismo colto e del cinema. Il suo nuovo Viaggio, onorerà il Sangemini Classic da dove partirà, direzione festival di Croazia, sino in Mongolia… Il recital del Maestro Stefano Salvatori, avrà come centralità la valorizzazione della figura femminile di Dora Pejačević. Dalle sue composizioni a Ravel, Ives… un viaggio nella natura, tra i fiori e l’ acqua, raccontato dal pianoforte.

Un festival che rinnova il proprio impegno verso l’Amore, il Sogno, la Curiosità e che ha aggiunto lo scorso anno con la nudità, una Profondità dell’ascolto che quest’anno ha parlato con il senso e il sensoriale, quasi sublimandone la bellezza.

Alla figura della Donna e della femminilità. Non mancheranno rinnovati gesti di attenzione e sensibilità verso la sofferenza e il disagio dell’altro. Parte del ricavato dei concerti sarà, oltre che all’arte, devoluto a sostegno di situazioni di iniquità umane ed animali e forme di violenza.

«Intorno ad un bel sogno è nato il “Sangemini Classic” che ancora di più muove curiosità nel pubblico. Legato al tempo e alla lotta per affermare giuste passioni. Con il vero senso dell’amicizia artistica cammineremo insieme al pubblico, rallentando per osservare ricercate Profondità del suono e dell’anima, rivivremo magie, alchimie, sensazioni al sensoriale , Nudità e passioni, allontanandoci per un po’ dalla fretta e dal facile consumo».

«Alla giusta e vera arte, a tutti gli artisti, a tutti coloro che hanno salvato e sostenuto la Bellezza mantenendo il festival a livelli artistici di rilievo nazionale e internazionale, un grazie dal cuore».
Il Festival organizzato dall’Associazione Nuova Tradizione Musicale e patrocinato dalla Regione Umbria, dall’Assemblea legislativa della Regione Umbria e dal Comune di San Gemini.

Si è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa Di Risparmio di Terni e Narni e sensibili privati. Nell’anno 2014 la Provincia di Perugia apre le porte al Sangemini Classic.

IL PROGRAMMA:

Venerdì 6 luglio ore 21,45
Museo Calori
I SEGRETI DELL’ HAREM
Donna, Dea Madre, Musa
Storia, energia, spiritualità e sensualità
dell’Harem
La danzatrice orientale, Maryem Bent Anis
(Tunisia Italia)
Danza Mediorientale e Folklore Arabo e le sue odalische
Virna Liurni pianoforte e voce… autrice di composizioni spirituali in sinergia con la danza e I Musicisti dell’Orchestra Piazza Vittorio
Ziad Trabelsi & Trio Arabesk
Ziad Trabelsi (Tunisia) Oud e Voce
Simone Pulvano (Italia) Percussioni
Emanuele Pultrini (Italia) Chitarre
Venerdì 13 luglio , ore 21,45
Museo Calori
“PAOLO CREPET” e il Pianoforte di VIRNA LIURNI, al Sensoriale Scrittura, Parola, il racconto della Musica Il senso e il sensoriale
Paolo Crepet, psichiatra, scrittore, sociologo
Virna Liurni , pianista- camerista, insegnante, direttore artistico

Lunedì 16 luglio, ore 21,45
Museo Calori
L’angolo del libro
IL SAIO E LA LINCE-VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ UMBRIA DEI MITI MINO LORUSSO GIORNALISTA E AUTORE
Riccardo Regi giornalista e chitarra

Venerdì 20 Luglio, ore 21,45
Museo Calori
“Evocaciòn”
Dedicato al Maestro Mario Jalenti
Luca Pier Paolo D’Amore chitarra
Fabrizio Porrazzini chitarra

Martedì 24 luglio, ore 21,45
Museo Calori
IL NUOVO VIAGGIO DI STEFANO SALVATORI
Venerdì 27 luglio, ore 21,45
Museo Calori PRIMA FERMATA… IL FINALE CHE DA’ INIZIO Nel Viaggio di Stefano Salvatori
Stefano Salvatori , pianista e direttore
d’orchestra del Teatro alla Scala
Il Maestro Virna Liurni e i suoi “piccoli” pianisti
Ghislaine Valeriani già prima ballerina dell’Arena di Verona
L’ eco delle percussioni di Giacomo Sebastianelli…
Il pubblico

Foto: (archivio) TerniLife ©

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