Un nuovo drone per il controllo ambientale, la sorveglianza e la verifica su territori impervi dell’Umbria: ad annunciare l’entrata in servizio del piccolo velivolo a pilotaggio remoto è l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini.
“La Regione Umbria – sottolinea l’assessore – ha già sperimentato per la protezione civile l’uso di quelli che l’Ente nazionale per l’aviazione civile chiama aeromobili a pilotaggio remoto, ma sono meglio conosciuti come droni, e ora accresce la dotazione con l’acquisizione di un nuovo drone ad uso topografico, a disposizione del ‘Nucleo di controllo sulle attività estrattive’ della Regione Umbria, e la formazione di due nuovi piloti presso l’aviosuperficie di Montemelino a Magione”.
“La scelta della tipologia di drone – spiega – è caduta su un multirotore multisensore, del peso di circa 4 chilogrammi, che può portare in quota anche sensori diversi dalle semplici macchine fotografiche e pone l’Umbria nel ristretto novero delle Regioni italiane che possono vantare tale livello tecnico-strumentale nel controllo e studio del proprio territorio”.
“Si tratta – rileva l’assessore Cecchini – di una innovazione tecnologica di grande importanza, che consente di potenziare, con un investimento limitato, un servizio di grande rilevanza per la nostra Amministrazione, ampliando sensibilmente l’ampiezza dei controlli possibili e riducendo in modo molto significativo i rischi per i nostri tecnici impiegati in aree complesse”.
La nuova strumentazione potrà essere utilizzata anche in altri settori come quello idraulico, quello boschivo e quello dei controlli ambientali in genere. Il drone potrà essere impiegato per realizzare foto tridimensionali e riprese video su ampi spazi e consentirà l’accesso ed il rilievo di aree impervie e altrimenti inaccessibili.
Foto: Aun ©