Rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita promuovendo azioni di reale inclusione. E’ il messaggio lanciato nel corso del seminario “Creare opportunità di inclusione” che si è svolto a Villa Umbra. Il seminario è stato organizzato dalla Fish Umbria Onlus, Federazione Italiana per il superamento dell’handicap, in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. A portare i saluti istituzionali ai partecipanti l’amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni, che ha annunciato l’impegno a migliorare l’accessibilità di Villa Umbra e ha confermato la disponibilità a collaborare con Fish e le altre associazioni impegnate sui temi dell’inclusione sociale.
I lavori sono stati aperti dalla Presidente di Fish Umbria Onlus, Maria Luisa Meacci. “Questo incontro – ha dichiarato Meacci – è il primo seminario dopo il recente congresso nazionale di Fish e dopo l’approvazione in Gazzetta Ufficiale del secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in cui vengono date indicazioni operative per realizzare politiche ed interventi che incidono sulla vita delle persone con disabilità. Per passare dalla teoria alla pratica – ha continuato Meacci – è necessario condividere visioni, linguaggi ed avere le risorse per innovare il sistema di welfare. Quindi non più pazienti ma persone, non più bisogni ma diritti, non più solo prestazioni frammentarie ma progetti di vita globali”.
La necessità di sviluppare modelli innovativi di inclusione sociale che mettano al centro la persona con disabilità e i suoi diritti, valorizzando i principi ispiratori della Convenzione Onu, è stata ribadita anche da Raffaele Goretti, Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla condizione delle persone con disabilità della Regione Umbria. “Creare opportunità di inclusione – ha sottolineato Goretti – significa promuovere e sostenere un modello per la valorizzazione delle persone con disabilità attraverso l’offerta di opportunità in tutti gli ambiti di vita, tali da creare quel passaggio all’inclusione vera, concreta. Si è avviato un percorso virtuoso tra le persone con disabilità e le Istituzioni. Ciò che più conta, oggi, è che gli Enti locali, centrali in questo percorso in quanto strumenti attuatori di politiche regionali, siano in grado di cogliere la sfida del nuovo modello culturale. L’Osservatorio avvierà un percorso per rilevare l’efficacia e l’effetto di questo cambiamento culturale e operativo”.
Apprezzamento è stato espresso dai partecipanti per gli interventi introduttivi di Alessandro Maria Vestrelli, Dirigente Servizi integrazione socio sanitaria della Regione Umbria, e di Vincenzo Falabella, Presidente di Fish Onlus. I lavori, moderati da Andrea Tonucci Vicepresidente di Fish Umbria Onlus, sono proseguiti con due relazioni di Giovanni Merlo, Ledha, sui temi “Rischi di segregazione delle persone con disabilità” e “La sperimentazione del progetto L-Inc: un laboratorio per passare dalla teoria alle buone pratiche per l’inclusione” e con la relazione di Gianfranco De Robertis, Anffas, sul tema “Budget di salute e Welfare di comunità a supporto del Progetto di Vita personalizzato”.
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