(Francesco Petrelli) Una campagna elettorale anomala, dove l’attenzione maggiore è dedicata alla situazione del Governo nazionale. Bagni di folla per i leader del contratto, Di Maio e Salvini e pagine di fb in tutte le salse. Il nuovo stile della campagna elettorale è molto social, meno manifesti e santini ma tanto dialogo sulla rete. La pubblicità che è stata sempre la pietra miliare per gli slogan politici si confronta con una nuova realtà, comitati e politici nazionali a fare passerella, vele per l’ultima settimana e gazebo ridondanti di candidati dalla mattina alla sera. Spending review anche in politica e meno appeal per i probabili votanti, lo scenario politico ed elettorale ha cambiato volto e forma e i rappresentanti lo hanno capito.
Il centrodestra in città è presente dappertutto, il M5S sobrio ma puntuale mentre il centrosinistra fatica ad esporsi complice l’eredità del passato, ancora viva nell’anima della città.
Una tornata elettorale atipica e dal sapore amaro, comune commissariato e governo latitante induce a non sbilanciarsi e fare tesoro solo delle proprie esperienze personali e delle capacità conoscitive. Lo scenario nazionale cambia di giorno in giorno e passaggi a vuoto potrebbero incidere nelle scelte del futuro e sui messaggi da mandare. Il 10 giugno si avvicina e l’ultima settimana sarà quella decisiva per tutti. Le sorprese sono dietro l’angolo e in una città come Terni non c’è mai nulla di scontato.
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