(di Francesco Petrelli) Una giornata incandescente quella di oggi per Matteo Salvini arrivato a Terni dopo le 19, all’hotel Michelangelo, dove era in corso di svolgimento il Congresso regionale della Lega. Proprio durante la sua visita, il leader della Lega ha appreso delle dimissioni di Conte.
“Ci vuole coerenza, coraggio e lealtà, – ha dichiarato Salvini – da domani mattina se non sarò ministro degli Interni e pronto a mandare via gli immigrati, è meglio tornare al voto.O si può lavorare bene per il futuro altrimenti restituiamo la parola agli italiani. Se Savona è scomodo meglio il voto. Non andremo mai al Governo con il Pd o con chi non ci piace”.
Il centrodestra – prosegue – mi disse di andare a trattare con il M5S e l’ho fatto: per tre settimane ho parlato con Di Maio e con il suo staff, in maniera ragionevole abbiamo affrontato i temi che ci stanno a cuore e ora non si doveva bloccare Savona. I ragazzi del M5S sono stati seri.
Per portare avanti l’accordo devo essere libero senza minacce dall’Europa, l’Italia merita di tornare libera, siamo a sovranità limitata. Ce l’ho messa tutta, in queste settimane ho fatto passi indietro per raggiungere l’obiettivo ma la dignità non si tocca. Se qualcuno si è preso la responsabilità di non far partire il Governo, lo spiegherà agli italiani. Noi non saremo mai servi e schiavi dell’Europa”.
Salvini ha ringraziato l’Umbria e Terni per l’affetto che gli dimostra ogni volta ed ha avvertito la presidente della Regione Umbria, Marini, che il prossimo anno sarà il suo ultimo anno di lavoro.
“Il 10 giugno – dichiara il leader della Lega – purtroppo non avremo un nostro Governo ma un sindaco a Terni della Lega si. Con la Lega era pronto un progetto per l’Italia, senza quello non accetterò nient’altro. Io non chinerò mai la testa difronte ai potentati stranieri ma solo davanti ai cittadini. Lavoro e sicurezza, se Savona non può fare il ministro andremo alle elezioni e sarà nuovamente inserito nella prossima lista di Governo”.
All’uscita il leader della Lega ha raggiunto a piedi piazza Tacito, accolto da una folla che lo osannava ha parlato e fatto selfie con i presenti.
Foto: Monica Vitali ©