Nella giornata di venerdì 4 maggio 2018 si è svolto presso gli uffici di Confindustria Terni l’ennesimo incontro con la proprietà di Electroterni nel quale si è proceduto all’ennesima apertura della Cassa Integrazione Guadagni per 13 settimane.
“L’Azienda Electroterni – scrivono dalla Cgil – nata come esperienza territoriale di verticalizzazione del lamierino magnetico, opera da anni in questo settore e causa le difficoltà di mercato, la competizione sfrenata dei competitors e l’alto costo della materia prima da qualche hanno evidenzia difficoltà industriali, produttive e di mantenimento dei livelli occupazionali. E’ evidente che le sceltel’80% dei costi aziendali. Ricordiamo a tutti quanto, come organizzazioni sindacali, sostenevamo, denunciando i rischi ed il pericolo, per il paese Italia, di diventare importatore e non più produttore di lamierino magnetico”.
“Aldià del passato siamo a denunciare ad oggi la situazione di difficoltà aziendale di Electroterni. Lo strumento della CIG, per quanto ci riguarda, può essere un provvedimento temporaneo, ma non risolutivo della mancanza di ordini, dei costi elevati di trasformazione e della mancanza di prospettive industriali strutturali – aggiungono –
Essendo emerso dall’incontro in modo evidente da parte della proprietà di Electroterni, lo stato di difficoltà e, al momento, la mancanza di prospettive di ripresa, riteniamo doveroso evidenziare questa ulteriore crisi industriale, che va ad aggiungersi a tante altre che su questo territorio persistono. Per queste ragioni chiederemo alle istituzioni regionali e locali la possibilità di affrontare insieme questa situazione, prima che sia troppo tardi e prima che termino gli ammortizzatori sociali, per verificare insieme se ci sono possibilità di ripresa rilancio delle attività. E’ evidente che Terni non può permettersi un ulteriore indebolimento del proprio tessuto produttivo, ma soprattutto non può permettersi un ulteriore perdita di posti di lavoro”.
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