Movimento 5 Stelle interviene sul rischio di vedere nuovamente la piana di Maratta un polo dell’incenerimento dei rifiuti urbani.
E’ arrivata, infatti, una nota firmata dal consigliere regionale Andrea Liberati e dal consigliere comunale Thomas De Luca, del Movimento 5 Stelle, nota che informa come il 18 agosto sia stata fissata, in Provincia, la conferenza dei servizi sulla nuova richiesta di autorizzazioni avanzata da parte di Acea, proprietaria dell’inceneritore ex Terni Ena a Maratta. Tra le varie, l’azienda chiede di poter bruciare 30 mila tonnellate in più di frazione secca dei rifiuti solidi urbani. Da oltre 10 anni l’inceneritore è stato autorizzato a bruciare solamente scarti di cartiera e oggi, i grillini parlano di un disegno in atto nel quale voler far diventare Terni la ciminiera unica del centro, il ricettacolo dei rifiuti di Roma e del Lazio. “Queste operazioni – dichiara il Movimento 5 Stelle- sono propedeutiche ai fini di ciò che sarà la fase due del decreto Sblocca Italia, quella attuativa in cui verranno designati gli inceneritori che saranno dichiarati siti strategici. Questo il destino che è stato scelto per il nostro territorio dove il polo siderurgico viene considerato sacrificabile e gli inceneritori siti strategici da difendere anche con l’intervento militare”. Queste dichiarazioni nascono anche a seguito della riaccensione del secondo inceneritore, quello ex – Printer (sempre a Maratta ), senza passare per la valutazione di impatto ambientale.