“L’Umbria ha saputo utilizzare in maniera organica ed efficiente i diversi strumenti a disposizione, nazionali, regionali ed europei, per investire sul risparmio energetico, la riduzione del consumo di energia e l’efficientamento energetico e rispondere così alle sfide strategiche poste in questo ambito dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite. L’appuntamento di oggi a Todi testimonia la concretezza di questo percorso”: lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo oggi a Todi all’incontro promosso dal Comune per fare il punto sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici della città finanziati con il Por Fesr 2014-2020. Presenti il sindaco della città, Antonino Ruggiano, e Francesco Sperandini, presidente Gestore servizi energetici (GSE).
“In Umbria – ha aggiunto la presidente -, grazie alla capacità progettuale dei soggetti coinvolti ed ai fondi a disposizione siamo riusciti a realizzare interventi importanti su una parte estesa del patrimonio pubblico. Ammontano ad oltre 30 milioni di euro le risorse che abbiamo messo a disposizione attraverso i bandi della misura del Por Fesr 2014-2020 denominata Smart Buildings. Con questi finanziamenti, di cui quasi la metà già impegnati, siamo riusciti a realizzare interventi di efficientamento energetico su edifici pubblici ad uso pubblico, come scuole, strutture sportive e sanitarie ed edifici ad uso residenziale. In particolare – ha sottolineato Marini – per quanto riguarda le scuole, attraverso il programma regionale per l’efficientamento energetico complementare al miglioramento sismico degli edifici, le risorse hanno finanziato in maniera ottimale interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici”.
“La collaborazione che contraddistingue i rapporti fra Regione Umbria, GSE ed enti locali umbri – ha proseguito Marini – ci ha consentito di elevare la qualità degli investimenti e di operare in maniera importante per la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico presente sul territorio regionale. Un percorso che fa dell’Umbria una protagonista della prossima programmazione ‘green’ della Unione Europea. In questo ambito – ha concluso la presidente – un passo importante potrà avvenire anche con il rinnovo della Convenzione tra Regione Umbria e GSE per ampliare la platea dei soggetti pubblici e privati impegnati nella ricostruzione che potranno accedere ai benefici”.
Nel fare il punto sugli interventi di efficientamento energetico avviati a Todi, il sindaco Ruggiano ha detto che “obiettivo dell’amministrazione è di fare di Todi una città ‘Fossil free’ entro il 2040. Dallo scorso anno – ha aggiunto il sindaco – abbiamo avviato con GSE e la Regione Umbria un percorso importante per la realizzazione di interventi che hanno riguardato Palazzo dei Priori, Palazzo ex Eca e cinque scuole del territorio (Media Cocchi, Elementare Porta Fratta Materna, Materna Pian di San Martino, Elementare Ponte Rio Materna Pian di Porto), per un importo complessivo di 1 milione 164 mila euro. A ciò si sono aggiunti ulteriori interventi per circa 180 mila euro per la scuola media Aosta, integrati a quelli per il miglioramento sismico, e per 281 mila euro per il Palazzo del Capitano del Popolo. Ciò ci consentirà di ottenere benefici, sia economici, con consistenti risparmi, che ambientali con una riduzione delle emissioni di oltre il 40 per cento”.
“Insieme al Comune di Todi e alla Regione Umbria – ha concluso Francesco Sperandini – abbiamo svolto un lavoro efficace ed efficiente che ci ha consentito di portare avanti progetti importanti. C’è un filo rosso che da tempo lega questa collaborazione che è passata da un amministrazione all’altra e ciò ci ha consentito di vedere concretizzato il nostro impegno che può legittimamente candidare l’Umbria e Todi come punti di riferimento anche per altre regioni italiane”. Affrontando poi alcune questioni legate allo scenario internazionale Sperandini ha detto che “sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici e preservare l’ambiente dove esiste prima ancora dell’interesse economico il dovere etico nei confronti delle future generazioni. Siamo in un mondo che cambia e che impone nuovi modelli di comportamento, di produzione e consumo se si vuole realmente la salvaguardia del pianeta. Città come Todi – ha concluso – hanno compreso questo ed hanno messo in atto processi virtuosi di comportamento”.
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