(da comunicato della Questura di Terni) Continua incessante il lavoro degli uomini della Polizia di Stato della Questura di Terni nell’azione di contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina che in città va ad alimentare il serbatoio della manovalanza criminale a basso costo.
I controlli sempre più incisivi e coordinati del territorio nel corso della giornata di giovedì hanno consentito agli uomini della Digos di intercettare un trentenne di nazionalità tunisina che per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale era in procinto di sposarsi con una giovanissima Ternana poco più che maggiorenne.
L’uomo con molteplici pregiudizi di polizia, particolarmente attivo nel mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stato quindi accompagnato presso gli uffici della questura e dopo aver espletato tutte le procedure necessarie tramite l’ufficio immigrazione, è stato condotto in un centro di identificazione ed espulsione del Sud Italia per essere successivamente rimpatriato nel suo paese di provenienza.
Viaggio questo che il tunisino aveva già fatto all’inizio dell’anno dopo che sempre gli uomini della Questura di Terni lo avevano intercettato e messo a disposizione di un centro per l’identificazione e l’espulsione (Cie) dal quale, dopo aver simulato un malessere ed essersi fatto accompagnare in ospedale, si era allontanato facendo perdere le sue tracce.
Evidentemente il richiamo del giro di affari messo in piedi dallo straniero a Terni lo ha portato a tornare in città dove però la stretta maglia dei controlli disposti dal questore Messineo ha consentito un nuovo fermo ed una nuova collocazione presso il Cie.
Foto: Quesura Terni ©