Arriva la denuncia del Sappe, sindacato di Polizia, per un atto di violenza nel carcere di Spoleto.
“Ancora una volta siamo costretti a dare notizia dell’ennesimo atto di violenza a danno di un poliziotto penitenziario dell’Umbria. Ieri all’interno della casa reclusione di Spoleto un detenuto italiano del circuito penitenziario alta sicurezza all’improvviso e per futili motivi ha aggredito a pugni un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria che è riuscito a limitare i danni, anche grazie ad altri detenuti presenti che hanno bloccato l’aggressore. Siamo vicini al nostro collega che è uscito dal pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni con gli auguri per una rapida guarigione” scrive il Sappe.
“Nonostante fosse da tempo che tali atti non avvenivano a Spoleto, dove la stragrande maggioranza di detenuti partecipa alle attività rieducative, come sappiamo sulla nostra pelle, è fisiologico che possano capitare tali situazioni critiche. Quello di cui abbiamo più timore è dell’inevitabile abbassamento dei livelli di sicurezza, che oltre a farsi sentire all’interno del carcere di Spoleto si ripercuoterà sulla società esterna, dovuto al taglio dell’organico della Cr Spoleto di oltre 70 unita’ e di tutta l’umbria, operato dal Ministero della Giustizia ad ottobre 2017” conclude il Sappe.
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