“Its Umbria, l’accademia tecnica di alta specializzazione post diploma promossa e sostenuta finanziariamente dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione Umbria, sale al primo posto nella classifica nazionale stilata dal Ministero con il corso di Meccatronica, confermando appieno l’efficacia della formazione e dell’inserimento lavorativo. Il cento per cento degli studenti formati ha infatti trovato lavoro a dodici mesi dal diploma”. È quanto affermano la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l’assessore regionale all’Istruzione, Antonio Bartolini, commentando con “soddisfazione” i risultati del monitoraggio nazionale 2018 svolto da Indire che, per conto del Ministero dell’Istruzione, realizza e gestisce la banca dati degli Istituti Tecnici Superiori.
“Per il quarto anno consecutivo – rilevano – l’Istituto Tecnico Superiore umbro è ai vertici della classifica, migliorando ancora i risultati raggiunti. Fra 113 corsi in Italia siamo primi con il corso per ‘Tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici’, riconosciuto per la sua eccellenza e per la garanzia di trovare lavoro che offre alla totalità dei diplomati”.
“Un successo – proseguono – che premia anche il forte investimento della Regione che finanzia i quattro percorsi attivati con 260mila euro ciascuno e che è legato soprattutto al lavoro di squadra, alla forte e attiva partecipazione alle attività didattiche del tessuto produttivo umbro, dell’Università degli studi di Perugia e delle scuole del territorio regionale”.
“Grazie a questo stretto legame e al coinvolgimento delle imprese – sottolineano Marini e Bartolini – l’Its Umbria garantisce ai giovani sia una elevata specializzazione tecnico professionale, sia una significativa finalizzazione occupazionale dei propri percorsi post diploma negli indirizzi Meccatronica, Internazionalizzazione, Sistema casa, Agroalimentare e Biotecnologie. Un investimento sulla ‘risorsa umana’ che è fra i fattori fondamentali per l’efficacia degli investimenti aziendali in materia di innovazione tecnologica – concludono – oltre che uno strumento in più messo a disposizione dei nostri giovani per inserirsi nel mondo del lavoro”.
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