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Imu e Tasi alle stelle, Liberati: “I responsabili politici hanno scaricato i loro debiti sui cittadini”

“Non solo Imu alle stelle, ma anche la Tasi, così come svariate altre tariffe, imposte e diritti: pessime decisioni assunte appena 48 ore fa dal commissario prefettizio di Terni a seguito del dissesto economico-finanziario cui è da tempo precipitato l’Ente diretto dall’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo”.

Lo sottolinea il capogruppo M5S a Palazzo Cesaroni, Andrea Liberati, spiegando che “se a Terni avete un’abitazione, anche piccola, regolarmente affittata a canone concordato la vostra Imu presto crescerà del 35%. E un +10% anche se l’abitazione fosse concessa in uso gratuito ai parenti stretti (dopo gli aumenti del +25% degli anni precedenti).

Per un ufficio o un capannone fino a 500mq l’Imu salirà del 40%. Per un negozio o un laboratorio, in caso di agevolazioni triennali (a precise e limitate condizioni), dal 2019 si dovrà pagare dal +40% al +130% di Imu. Anche chi avesse una struttura ricettiva dovrà corrispondere il +20% di Imu, nonostante i tanti segni meno sul fronte dell’occupazione delle camere”.

Liberati rimarca che “questi vorticosi incrementi colpiscono l’attrattività generale, già critica, della città di Terni, salassando ulteriormente le aziende locali, ma rischiando di ripercuotersi anche su tutti gli inquilini, riducendo il potere di spesa di chiunque, esclusivamente a causa dei maxi debiti accumulati da coloro che ‘gestiscono’ il Comune da decenni. Non bastassero le centinaia di multe che in questi giorni stanno arrivando ai ternani e alle piccole imprese per una gestione cervellotica della mobilità nel centro cittadino, ora ognuno, per almeno cinque anni, dovrà pagare il massimo, pur a fronte di servizi da Terzo mondo! Gli aumenti colpiranno quindi indiscriminatamente tutti, a partire dai più deboli.

Anche la Tasi – aggiunge – sarà portata al massimo, paradossalmente per coprire i costi dell’illuminazione pubblica, della manutenzione delle strade, del verde pubblico, pur trattandosi di una città buia, piena di buche e dal verde tutt’altro che curato. I responsabili di questo disastro (diretti e indiretti) si ritirino dalla scena – conclude Andrea Liberati – ma prima rispondano direttamente e in solido, anziché scaricare i loro maxi debiti sui laboriosi cittadini ternani”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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