(da comunicato dei Carabinieri) Dalle prime ore della mattinata, a Napoli e provincia, Terni, Montesilvano (PE), Aversa (CE) e Frosinone (FR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, collaborati da quelli competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Napoli – nei confronti di 31 indagati (20 in carcere ed 11 ai domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (artt. 73, 74 DPR 309/90), con l’aggravante dell’art. 7 della legge 203/91.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale di Napoli, condotta dall’ottobre 2015 fino ad oggi, mediante attività tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine alla costituzione di un’articolata associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana attraverso molteplici canali di distribuzione sul territorio nazionale, principalmente in Campania e nel Lazio. Nel corso delle investigazioni sono state già tratte in arresto 4 persone, sequestrando complessivamente 80 kg. circa di “hashish” e 1 Kg. circa di “marijuana”. Il giro d’affari connesso alla commercializzazione della droga scoperto dai Carabinieri si aggirava sui 100 mila euro a settimana.
Nello specifico, si è riusciti a raccogliere elementi indiziari circa l’esistenza e l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con base a Marano di Napoli, i cui promotori, agevolando l’organizzazione camorristica degli Orlando, nella composizione integrata con elementi del clan Nuvoletta e del clan Polverino, rappresentavano il punto di congiunzione tra i fornitori di narcotici inseriti in più vasti contesti criminali (contesti ai quali gli stessi ambivano in prima persona, attraverso la partecipazione diretta alle attività di importazione della droga, attuata mediante il collaudato sistema delle “puntate”) e gli spacciatori al dettaglio, loro stabili acquirenti, presenti in Campania e nel Lazio.
Le investigazioni tecniche hanno consentito di acquisire elementi a carico di alcuni soggetti, considerati pedine fondamentali nel traffico di hashish internazionale, che ne curavano l’importazione dal Marocco a Napoli, attraverso la Spagna, per conto dei clan camorristici maranesi.
Sono emerse varie figure il cui ruolo poliedrico spaziava dalla cessione diretta a quella di corriere della droga per conto del sodalizio, e altre con quello di veri e propri intermediari nella vendita dello stupefacente tra i citati vertici del gruppo ed i singoli acquirenti di tutta la provincia di Napoli (attraverso un collaudato sistema di commercializzazione trasversale rispetto alle organizzazioni camorristiche presenti sul territori). Vi erano, infine, i custodi dei luoghi di riferimento dell’organizzazione, tra i quali una donna, già arrestata nel corso dell’attività investigativa poiché trovata in possesso, tra l’altro, di circa 50 Kg di hashish occultati all’interno di un’autovettura parcheggiata all’interno del suo box, che forniva supporto logistico, custodendo presso la propria abitazione le somme di denaro incassate, le agende contabili ove venivano annotate le cifre di denaro, i nominativi degli acquirenti e la sostanza stupefacente destinata alla successiva rivendita, ovvero la rendicontazione dei traffici di droga posti in essere dai membri del sodalizio.
Foto: CARABINIERI ©