Una palla vagante, l’istinto del gol e il palazzetto esplode: Ludovica Coppari, anno di nascita dicembre 1998, una di quelle ragazze predestinate. In due stagioni esordio a quattordici anni in Serie A, uno scudetto, una Supercoppa, due finali e tanti gol decisivi tra i quali negli spareggi playoff lo scorso anno al Montesilvano, varie doppiette e soprattutto la perla di domenica. Quella che ha dato una lezione di vita da libro cuore a un calcio a cinque femminile che sta sempre meno credendo nei valori come quello fondamentale del senso di appartenenza a una maglia e una città. Nemmeno il miglior sceneggiatore poteva scrivere finale migliore, a risolvere la sfida tra Ternana e Isolotto è stata proprio lei: ternana e tifosa della Ternana da sempre, Ludovica Coppari.
Una grande vittoria con un tuo gol ma in generale una grande prestazione per tutta la gara, che soddisfazione è?
“Sicuramente una grande soddisfazione per me e per tutte le mie compagne perché tenevamo particolarmente a vincere questa partita, abbiamo dimostrato di essere una vera squadra viste anche le assenze importanti”.
Domenica un alto minutaggio, hai dato grande affidabilità e un bel contributo in una partita clou. Ti senti pronta per essere vera protagonista della Ternana Campione d’Italia?
“Sono contenta per la fiducia che il mister mi ha dato e spero che continuando a lavorare possa togliermi molte altre soddisfazioni insieme alle mie compagne. Marco è un grande allenatore e ho molto da imparare con lui, in questo sono stata molto fortunata”.
Se continui così potrebbe arrivare la Nazionale, quanto ci tieni alla tua età a tornare ad indossare la maglia azzurra?
“Sarebbe una grande soddisfazione e naturalmente mi farebbe molto piacere un giorno poter rifarne nuovamente parte, e magari esordire con la maglia della mia Nazionale. Per fare questo, però, devo impegnarmi ancora di più con la Ternana”.
A neanche diciassette anni hai vinto uno scudetto, una Supercoppa e disputato quattro finali: ti sei tolta tante soddisfazioni come quella di domenica, ti manca solo una cosa ovvero indossare la fascia ed essere in futuro il capitano della Ternana Femminile, ci hai mai pensato?
“Sinceramente no, perché per esserci un dopo devo lavorare bene adesso con umiltà e sacrificio e forse potrò togliermi molte altre soddisfazioni. Per ora spero solo di continuare a giocare e migliorarmi poi chissà un giorno se ne sarò all’altezza e meriterò la fascia da ternana la prenderò con ancora più orgoglio”. Foto: L. Pagliaricci ©