Assumerà il ruolo di coordinamento fra associazioni dei consumatori, Comuni e Servizio idrico la Provincia di Terni nell’ambito dei Punti informativi gestiti dai consumatori in 12 comuni del territorio provinciale. Lo ha annunciato stamattina il presidente della provincia accogliendo l’invito delle associazioni che in un convegno in sala del Consiglio, organizzato da Adinconsum, Adoc, Federconsumatori e Lega Consumatori, hanno illustrato tutte le attività e i programmi futuri del programma di “nuovo welfare”.
Il presidente, giudicando in maniera estremamente positiva questa esperienza, ha ricordato che la Provincia è il soggetto deputato dalle nuove leggi di riforma che la individuano come ente di area vasta e di coordinamento dei comuni ed ha anche sottolineato il ruolo che l’amministrazione provinciale può svolgere come soggetto di riferimento territoriale nell’ambito della riforma degli Ato, oggi in un unico soggetto che è l’Auri regionale. Sempre il presidente ha infine osservato che il sub ambito ternano può mostrare oggi risultati e traguardi molto positivi rispetto al resto della regione in materia digestione dei rifiuti e del settore idrico.
“Partendo dai Punti informativi – ha detto Maurizio Torchio dell’Acli illustrando gli obiettivi generali del convegno – vogliamo estendere sempre di più il panorama dei servizi all’utente per dare risposte sempre più efficaci ai cittadini”. Al convegno hanno partecipato anche l’amministratore delegato della Sii, Alessandro Carfì, il responsabile della Consulta dei consumatori, Isoliero Cassetti, e il rappresentante dell’Auri, Franco Cerasa.
“Il rapporto fra Servizio idrico e associazioni dei consumatori – ha detto Carfì – è cresciuto in maniera importante e questo va a beneficio e vantaggio sia della gestione del servizio che degli utenti. In virtù dello sviluppo dei Punti informativi e dei servizi di front office, sia on line che fisico, abbiamo sensibilmente migliorato efficienza ed economicità del servizio”. “Il nuovo welfare – hanno infine dichiarato Cassetti e Cerasa – passa attraverso la possibilità di poter interagire con i nuovi strumenti e quindi occorre impostare un nuovo approccio alle tematiche sociali. Necessario è considerare i servizi di welfare come buone pratiche per aumentare la diretta sinergia fra erogazione delle prestazioni e utente che le riceve. E’ sotto questi aspetti che i Punti informativi rappresentano un valore aggiunto e vanno potenziati sia in termini di servizi che di presidi nei comuni e nelle realtà provinciali”.
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