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IL “MOSTRO DI FOLIGNO” ANDRÀ IN UNA CASA DI CURA

Alla fine del 2015 Luigi Chiatti, meglio conosciuto come il mostro di Foligno, potrebbe essere fuori dal carcere. Immagini di profonda tristezza quelle che risalgono al 1992 quando Luigi Chiatti uccise il piccolo Simone Allegretti (4 anni) per continuare, l’anno seguente, con l’omicidio del 13enne Lorenzo Paolucci.

L’uomo, che sta scontando la pena a 30 anni al carcere di Prato, alla fine di quest’anno terminerà la condanna. Ma, secondo quanto stabilito dal Tribunale di sorveglianza di Firenze, dovrà, almeno per tre anni, restare in una casa di cura e custodia.

E’ stato, infatti, riconosciuto dai periti dei giudici come soggetto “socialmente pericoloso” perché affetto da “disturbo delirante” (sembra che in questi anni non abbia mai manifestato atteggiamento di rimorso o di dolore). Dunque, il Chiatti continuerà a vivere in un contesto nel quale potrà essere seguito da un punto di vista psicofarmacologico e psicoterapeutico.

Il problema, come ha sottolineato l’avvocato delle vittime, Giovanni Picuti, risiede nel fatto che ci sia stata la soppressione deglio Opg, ospedali psichiatrici giudiziari. Che cosa significa? Come ha spiegato Picuti “Le nuove   strutture che il ministero della Sanità dovrà predisporre non possono costituire validi equipollenti alle carceri giudiziarie, i soli luoghi in grado di prevenire rischi di reiterazione di così gravi reati come quelli commessi dal ‘Mostro di Foligno’, che tale era e tale rimane”.

Dunque da questa valutazione emerge che il controllo dell’internato non può essere affidato ad infermieri o medici. Foto: dal web ©

 

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