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(di Francesco Petrelli) Alla vigilia della partita al Castellani, con l’Empoli, si è presentato in sala stampa l’allenatore rossoverde Sandro Pochesci, per la consueta conferenza pre-partita.
“La società – dichiara Pochesci – ha rafforzato la squadra con dei nuovi innesti ed io non sono più un debuttante e ho capito le difficoltà di questa categoria. Sono cambiato in positivo, anche sotto l’aspetto della comunicazione e nell’approccio con i miei ragazzi, anche perchè siamo nei bassifondi del classifica”.
Rigione ha preso una ginocchiata al polpaccio e non sarà disponibile, Statella e Piovaccari pronti a giocare. Paolucci squalificato.
“Dal girone di ritorno -prosegue Pochesci – mi aspetto grandi sorprese, noi abbiamo lavorato bene e ci siamo compattati, soprattutto in ritiro, anche perchè abbiamo 21 finali, pur sapendo che sarà difficile. A prescindere dal modulo, quello che conta è mantenere il nostro DNA”.
Probabile formazione: Plizzari, Gasparetto, Valjent, Vitiello, Statella, Angiulli, Bordin, Defendi, Tremolada, Carretta, Montalto.
Tornando allo sfogo di Bandecchi nel post-Avellino, Pochesci dichiara che “il nostro patron è un vincente, non è contento della classifica, ma lo è del fatto che non siamo stati secondi a nessuno”.
“Bandecchi – continua il mister – ha un rammarico, quello di tutti i punti che abbiamo buttato per strada. Secondo lui io sono troppo spavaldo a volte, e lui invece vuole più umiltà, più unione e più senso di appartenenza. Non si devono fare grandi spese per portare grandi giocatori, ma la classifica non ci dà ragione, e noi dobbiamo cambiare in fretta. Si può fare a meno di tutti, tranne del Patron”.
“Devo essere più vicino ai giocatori – conclude Pochesci – meno spavaldo e come faceva mio padre quando sbagliavo, devo saper correggere i miei giocatori con la forza e con l’umiltà”.
Foto: (archivio) TerniLife ©
