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GRANDE DISTRIBUZIONE, SCIOPERO NAZIONALE. A TERNI PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA

Sempre più prossimo il giorno del “fuori tutti” per lo sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione. Per l’occasione, sabato 7 novembre, dalle ore 10 alle 12,  è stato organizzato un presidio sotto la Prefettura di Terni durante il quale una delegazione dei lavoratori consegnerà al Prefetto un documento per far arrivare al Governo le ragioni della protesta.

A 22 mesi – scrivono le sigle sindacali Cgil Cisl Uil – dalla scadenza del Ccnl della distribuzione cooperativa e di fronte al rifiuto di Federdistribuzione di corrispondere gli incrementi salariali, mentre altre imprese (quelle aderenti a Confcommercio) hanno già rinnovato il contratto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil denunciano una situazione per i lavoratori che è ormai intollerabile. Tanto più che a bloccare il rinnovo dei contratti sono gruppi commerciali e cooperative che hanno una grande redditività”.

I sindacati dicono fermamente no alla richiesta delle controparti di aumentare la produttività attraverso il taglio delle retribuzioni, all’annullamento degli scatti di anzianità, alla negazione del passaggio dal 5° al 4° livello, all’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, alla sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del TFR, al ritorno alle 40 ore di lavoro con una maggiore flessibilità gestita unilateralmente dalle aziende, alla decorrenza del contratto dal 2016 al 2018, facendo perdere salario ai dipendenti.

“È impensabile che il prezzo della crisi ricada esclusivamente sui lavoratori – accusano Filcams, Fisascat e Uiltucs – per questo sabato sarà sciopero e dalle sensazioni che abbiamo raccolto nelle assemblee l’impressione è che la partecipazione dei lavoratori sarà molto alta”. Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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