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Montecastrilli, domani a centro fiere Serafini iniziativa “St/Azioni passanti di umane teatralità”

Propone il tema dell’incontro e della conoscenza delle tradizioni, degli usi e costumi della nostra e delle altre culture l’iniziativa “St/Azioni passanti di umane teatralità” in programma domani, 28 dicembre alle 21, al centro fiere Serafini di Montecastrilli. Si tratta, rende noto l’assessore comunale alle politiche sociali, Benedetta Baiocco, di un’occasione volta all’incontro che coinvolge i residenti, italiani e stranieri, e le forze sociali presenti nel territorio.

L’assessorato ha promosso il progetto artistico di Massimo Manini e Flavio Cipriani che lo hanno diretto e che vede la partecipazione dell’associazione “Musicultura” con la “banda-orchestra Casteltodino-Quadrelli”,  insieme alle associazioni locali, i cittadini volontari, gli ospiti migranti di Montecastrilli e la Croce Rossa di Avigliano Umbro.

Di seguito il comunicato redatto dal Comune di Montecastrilli ed affidato all’ufficio stampa della Provincia per la diffusione:

“St/Azioni passanti di umane teatralità” è la prima parte di  un’ iniziativa finalizzata alla promozione della coesione sociale e alla costruzione di relazioni positive che passano per la conoscenza delle tradizioni, degli usi e costumi della nostra cultura e delle culture altre. Questa iniziativa rappresenta una sperimentazione sul territorio  e verrà presentata il 28 dicembre, alle ore 21.00,  presso il centro fiere di Montecastrilli.  E’ un’occasione  volta all’incontro che coinvolge  i residenti, italiani e stranieri, e le forze sociali presenti nel territorio.

Il regista e attore Massimo Manini sottolinea come :” Al centro di ogni storia, ci siamo sempre noi: gli uomini, le donne, la società e l’universo degli infiniti pensieri con cui da sempre ci confrontiamo per capire il passato, il presente e immaginare il futuro. Ecco perché lo “spettacolo”, ideato e diretto da Massimo Manini e Flavio Cipriani in collaborazione con l’assessore alle politiche sociali di Montecastrilli, Benedetta Baiocco, è stato diviso in due parti: uno a fine anno, l’altro all’inizio del nuovo, in modo da sintetizzare questi fondamentali concetti, che grazie alla partecipazione delle associazioni e dei singoli volontari che hanno voluto aderire, è stato possibile realizzare. E al di là di quelle visioni che ci aiutano a comprendere “chi siamo, dove veniamo e dove andiamo”, l’evento, che media l’utilizzo di differenti linguaggi, è ancora più significativo se è visto nell’ottica di uno scambio, di un baratto, i cui oggetti offerti sono rappresentati dalle proprie esperienze di vita: giovani o mature che siano. E allora canzoni, racconti, balli ed immagini, appaiono agli spettatori come suggestioni di “un viaggio dei viaggi”, dove si vedono e si sentono, cose improbabili per uno stesso luogo. Sono doni straordinari, meravigliosi che hanno il prezzo inestimabile della vita di ognuno e che mostrano la bellezza dell’involucro con cui sono confezionati: il diverso colore della pelle delle persone. E aggiunge: “Ma è a partire dalla difesa dei propri costumi, dietro i quali si celano i nostri principi, che si attua invece un importante e fondamentale movimento: quello dei sentimenti e delle idee condivisibili che abbattono ogni confine; e solo per scoprire che in fondo nella diversità, ci sono tante cose simili, che ci rendono uguali agli altri pur mantenendo ognuno la propria originale natura. Indipendentemente dalla comunità di cui facciamo parte, sia quella in movimento a cui siamo appartenuti all’inizio del ‘900, sia quella più statica a partire dagli anni ’50, siamo e saremo sempre un’inconsapevole “st/Azione passante”, i cui transiti che vedremo scorrere, avranno i volti di un’umana teatralità: “portatori sani” di arricchenti differenze che agiranno inevitabilmente su tutti noi. Perché l’esistenza di ognuno è “uno spettacolo unico” che dev’essere raccontato a tutti: per il beneficio e la crescita culturale della comunità: conoscere per  poter scegliere”.

L’amministrazione è fiera di aver raccolto intorno ad un progetto di questo tipo tanti volontari di Montecastrilli e  le associazioni  che hanno voluto parlare attraverso il linguaggio del  teatro e della musica di  accoglienza, integrazione,  cittadinanza. E’ una performance che raccoglie la nostra tradizione e la nostra cultura per capire l’altro. St/azioni passanti di umane teatralità è la metafora del viaggio e quindi viene in mente l’Ulisse omerico che costituisce il prototipo del viaggiatore, l’uomo che va oltre il proprio orizzonte. Il viaggio rappresenta quella dimensione che tende al futuro, guardando se stesso mentre vede l’altro”.

Foto: TerniLife ©

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