Un lungo interrogatorio quello di oggi per l’assessore Piacenti D’Ubaldi, da ieri agli arresti domiciliari per turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per fatti che riguarderebbero l’affidamento di diversi incarichi di consulenza, dal 2011 in poi e senza selezioni comparative. A difesa di Piacenti l’avvocato Attilio Biancifiori
Stessa accusa per l’amministratore unico di Terni Reti, Vincenzo Montalbano Caracci, e il commercialista, Roberto Camporesi. Le indagini coordinate dal procuratore Alberto Liguori e dal sostituto Marco Stramaglia vertono sulle due controllate comunali: Terni Reti e Farmacie.
Alla fine dell’interrogatorio il giudice delle indagini preliminari Federico Bona Galvagno ha confermato gli arresti domiciliari dell’assessore, sebbene potrà uscire per svolgere la sua attività professionale ma non quella pubblica e non potrà avere contatti con figure legate al Comune di Terni o alle partecipate.
“Piacenti d’Ubaldi – ha spiegato l’avvocato Biancifiori – ha dato una serie di chiarimenti anche tecnici molto approfonditi, rispondendo a numerose domande su tutti i punti, oltre che fornendo integrazioni documentali”.
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