Dopo oltre cento anni di industria “pesante” che ha segnato la città e il territorio, Terni si avvia ora a diventare la capitale europea del trattamento delle scorie prodotte dalla lavorazione dell’acciaio inox. Il progetto porta la firma di Acciai Speciali Terni e ha come obiettivo il riciclo della scoria derivante dal ciclo di produzione dell’acciaio inox al fine di ridurne la quantità smaltita come rifiuto. Il progetto sarà presentato il 1 dicembre al Caos di Terni nel corso del primo Ecoforum sull’economica circolare de rifiuti.
L’appuntamento, promosso da Legambiente Umbria, patrocinato da Regione Umbria e Comune di Terni, realizzato in collaborazione con ARPA Umbria, FIMA Federazione Italiana Media Ambientali, Istituto tecnico Allievi Sangallo di Terni e l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, rappresenta l’occasione per analizzare, casi e numeri della gestione dei rifiuti in Umbria con un occhio a progetti e soluzioni di rilievo nazionale. Partner dell’iniziativa sono ASM, AST, Cartiera di Trevi, Novamont, MDP srl, Sviluppumbria.
L’AST ha analizzato tutte le proposte arrivate dalle aziende che hanno risposto al bando di gara internazionale che ha coinvolto i più importanti operatori del settore a livello mondiale. Un bando ispirato ai principi dell’Unione Europea che esprimono una concezione alternativa di produzione e consumo dei beni, in cui un rifiuto di lavorazione non viene più smaltito, con tutti i relativi costi e problemi all’ambiente circostante, ma trasformato e reinserito nel ciclo produttivo. Venerdì 1 dicembre sarà illustrato il progetto che AST assegnerà a breve. Secondo gli studi della Commissione Europea fare delle scelte in ottica “circolare” potrebbe creare oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro, rendendo il vecchio continente più competitivo e riducendo il fabbisogno di materie prime scarse e costose, ma anche ridurre sensibilmente le principali cause di inquinamento di acqua, aria, suolo e i fattori di rischio oggettivo per la salute dei cittadini.
Una sfida che AST ha deciso di raccogliere attraverso questo progetto ambizioso che ha come scopo quello di rendere la Acciaierie di Terni un sito manifatturiero il più possibile vicino all’obiettivo “rifiuti zero”.
Durante l’Ecoforum di Terni saranno inoltre presentate diverse esperienze che vedono il mondo dell’industria umbra protagonista sul tema dell’economia circolare dei rifiuti.
Infatti oggi per molte imprese l’economia circolare è già realtà e le miniere di materie prime del futuro sono in casa o a due passi da casa. Come il caso di M.D.P. srl che sviluppa servizi e progetti di analisi degli impatti ambientali, nonché attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico su materiali innovativi. Ad oggi i progetti seguiti sono circa una ventina, tra i partner principali dell’attività c’è il gruppo di ricerca si Scienza e tecnologia dei materiali del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia.
Ancora più ampio invece è il parterre di aziende Umbre che hanno aderito il progetto di simbiosi industriale, un’iniziativa che vede la collaborazione tra la Sviluppumbria, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie e ENEA. L’obiettivo è di attivare sinergie tra le aziende, tramite la condivisione di risorse quali scarti industriali, cascami energetici, servizi, capacità residue secondo l’approccio di simbiosi industriale. In Umbria ed in particolare nella provincia di Terni hanno partecipato molte aziende di diversi settori produttivi (agroindustria, metalmeccanica, calcestruzzo, imballaggi, gestori ambientali, acciaio, chimica tradizionale e di nuova generazione) mettendo in condivisione numerose risorse in output, input e individuando almeno 100 possibili sinergie.
Foto: (archivio) TerniLife ©