Nuove povertà, sicurezza, coesione sociale, integrazione, riforma del Terzo settore.
Sono solo alcune delle parole chiave che hanno segnato il ricco dibattito assembleare del coordinamento regionale Ancescao dell’Umbria che si è svolto a Terni.
“Il movimento dei centri sociali anziani dell’Umbria – dice la presidente regionale Miranda Pinchi- si dice pronto a raccogliere le sfide presenti e future grazie a una rete diffusa sul territorio che vede impegnati più di 900 volontari, donne e uomini, che giornalmente si fanno carico di ri-connettere il tessuto di una società che ha cambiato e sta continuando a cambiare il proprio modo di stare insieme”.
Ancescao è una realtà viva che, in una fase di transizione come quella che stiamo vivendo, continua a crescere e ad interrogarsi sul futuro.
“Affrontare le sfide che ci attendono, dalla riduzione delle risorse agli effetti della riforma del Terzo settore, e rispondere al meglio ai nuovi bisogni generati dall’attuale contesto di crisi sia per gli anziani che per la comunità – continua la presidente, Pinchi- queste le priorità individuate dall’assemblea oltre alla necessità di vedere riconosciuto il ruolo dei centri sociali che da decenni rappresentano un presidio diffuso sul territorio per la costruzione di coesione sociale”.
Presente il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, che ha partecipato a tutti i lavori assembleari. Il dibattito è stato arricchito anche dagli interventi del maresciallo Marcucci della compagnia carabinieri di Terni, del vice sindaco e assessore al welfare del Comune di Terni, Francesca Malafoglia e del presidente della commissione politiche sociali del Comune di Terni, Francesco Filipponi.
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