Sostenere la creazione e il consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e iniziative di spin-off della ricerca: è quanto si propone l’avviso pubblicato oggi nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, per il quale sarà possibile presentare domanda a partire dal 4 dicembre
“L’avviso – ha detto il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, – è rivolto all’intero territorio regionale ed ha lo scopo di aumentare la presenza imprenditoriale particolarmente orientata alla ricerca e all’innovazione, attraverso il sostegno alla creazione di start up tecnologici, spin-off industriali e spin-off universitari e di ricerca, facendo leva sugli assets regionali in termini di conoscenza.
Da questo intervento ci attendiamo un cambiamento strutturale, orientato ad elevare il posizionamento del sistema produttivo umbro nei settori altamente specializzati, attraverso l’incremento del tasso di natalità delle imprese che industrializzano brevetti o i risultati di programmi di R&S nei settori ‘knowledge intensive’, così da aumentare la capacità di produzione di settori caratterizzanti il sistema produttivo regionale, contribuendo così a creare nel territorio un ambiente capace di creare nuovi posti di lavoro caratterizzati da alta specializzazione professionale in modo da contrastare il fenomeno della “fuga dei cervelli”
“Sostenere la nascita e la crescita di start up innovative – ha sottolineato Paparelli – è un obiettivo strategico non solo in relazione alla attuazione del Por Fesr 2014-2020 ma soprattutto per contribuire a nuove ed avanzate opportunità imprenditoriali e di lavoro”.
I numeri relativi alle start up localizzate a livello regionale parlano di una crescita del settore che si attesta intorno al 20% all’anno, anche grazie al sostegno assicurato dalle misure previste dagli avvisi regionali”.
Con i precedenti Avvisi emanati nel biennio 2015-2016 sono state finanziati 72 progetti ai quali sono stati assegnati complessivamente 7 milioni di contributi a fronte di 18 milioni di investimenti.
Le risorse finanziarie a sostegno del nuovo Avviso ammontano a 1.300.000 euro, ma nel corso del prossimo anno sarà possibile attivare nuovi interventi considerato che restano ancora a disposizione nella dotazione finanziaria del POR FESR 2014-2020 circa 6 milioni di euro di cui 2 milioni sono già stati finalizzati alle iniziative da attivare nell’Area di crisi complessa Terni –Narni.
Il bando prevede contributi fino al 40% dei costi relativi ad investimenti per impianti, attrezzature, consulenze specialistiche, manifestazioni internazionali, programmi di sviluppo sperimentale, acquisizione di brevetti. Il costo dei progetti che potranno essere presenti va da un minimo di euro 30mila a 500 mila.
“In linea con le opportunità emerse nel corso dell’attuazione delle misura – ha concluso il vicepresidente Paparelli – l’avviso prevede la possibilità di finanziare oltre alle PMI costituite in forma di società di capitali anche incubatori certificati e, innovazione specifica di questo avviso, anche le attività professionali ed i professionisti costituiti in forma di società di capitali tra i professionisti.
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