Ieri gli alunni e gli insegnanti dell’Istituto Briccialdi hanno suonato l’Inno alla gioia di Beethoven e fin qui niente di strano. L’anomalia sta nel fatto che la performance sia avvenuta sotto la sede della Cisl in via del Cassero. Il direttore dell’istituto, Gabriele Catalucci, l’ha presentata non come una protesta ma più semplicemente come una serenata che potesse richiamare richiamare l’attenzione e la protezione del sindacato in un momento così difficile. E’ recente la proposta della Cisl di diminuire i contributi erogati dal Comune di Terni al Briccialdi.
A tutto questo risponde il coordinatore Cisl, Celestino Tasso, con una lettera aperta.
Egregio Direttore Istituto Briccialdi Dottor Catalucci.
La ringrazio a nome mio e dell’Organizzazione, che modestamente rappresento, per la visita di cortesia che Lei, i Professori e gli alunni dell’Istituto Briccialdi avete fatto ieri pomeriggio presso la nostra sede di Via del Cassero.
Con tale iniziativa ci avete confermato quanto sia indispensabile il Sindacato e la sua azione di tutela e rappresentanza. Oggi più di ieri, a fronte di una situazione di profonda crisi economica-produttiva-occupazionale che ancora morde il nostro Paese e il nostro Territorio, si sente la profonda esigenza di una azione sindacale coerente, efficiente ed efficace che dia risposte a chi il lavoro lo ha, a chi lo cerca e a chi ha perso ogni speranza di trovarlo e si è rassegnato in un limbo di rassegnazione.
La CISL è da sempre dalla parte dei più deboli, degli ultimi, dei lavoratori e dei pensionati in piena autonomia dalla politica e dai partiti, in solidarietà tra tutte le categorie che compongono la nostra Confederazione. Valori fondanti e irrinunciabili a cui non si è mai derogato.
Avremmo preferito avervi a nostro fianco quando abbiamo espresso i nostri dubbi e le non condivisioni sulle politiche dei tagli lineari previsti da questo Governo che mettono in discussione scuola, cultura, sanità, trasporti, lavoro e stato sociale.
Avremmo preferito avervi accanto quando siamo scesi in campo per proporre una legge di iniziativa popolare su un fisco equo, lotta all’evasione fiscale, meno tasse e più servizi, nuovo assegno famigliare e il bonus di mille euro per tutti.
Avremmo preferito avervi accanto quando siamo scesi in campo ed abbiamo espresso le nostre preoccupazioni rispetto ad un bilancio previsionale del comune di Terni reputandolo sbilanciato tra costi e tagli.
Avremmo preferito avervi accanto quando siamo scesi in campo per esprimere la nostra contrarietà alla messa in liquidazione prima dell’ISRIM, poi dell’USI, poi ancora dell’ATC.
Vede, Dottor Catalucci, rispetto alla vicenda Briccialdi la CISL non ha MAI voluto o pensato di mettere in discussione la funzione, il ruolo, i meriti, la qualità dell’Istituto, ma ha posto sempre e solo l’attenzione alla sostenibilità economica di tale Istituto a fronte di una sua statalizzazione ancora da divenire, a fronte di un sostentamento economico da parte di una convenzione con il comune di Terni che risultava e risulta essere la maggiore, se non l’unica, fonte di entrate dell’Istituto.
Le nostre preoccupazioni per il futuro dell’istituto sono nate dopo l’apertura del caso Briccialdi da parte del Comune di Terni che improvvisamente, un anno fa circa, scoprì che il contributo di 1,7 milioni di euro che elargiva a tale Istituto era eccessivo e che tale convenzione ancora in essere aveva creato un debito al Comune di Terni di oltre 2 milioni di euro per i mancati rimborsi del personale comandato e di altre spese.
Il rischio c’è e continua ad esserci ed è legato alla qualità e alla quantità dei finanziamenti che il comune iscriverà a bilancio da destinare all’Istituto Briccialdi che se non cospicui metteranno, loro sì, in discussione il futuro dell’Istituto stesso, del suo personale, dei suoi insegnanti e degli studenti.
Allora si che la musica potrebbe cambiare dall’INNO ALLA GIOIA ad un REQUIEM e non per colpa della CISL.
Il coordinatore Cisl
Celestino Tasso