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Biblioteche umbre, luogo di comunità e conoscenza

La biblioteca va sempre più caratterizzandosi come nuovo centro di conoscenza, di dialogo e partecipazione, come fattore di cambiamento e di sviluppo sociale delle comunità, come luogo di attività e servizi per migliorare l’apprendimento, per favorire l’inclusione sociale e l’accesso all’informazione: è quanto emerso nel corso del convegno su “comunità e conoscenza: strategie partecipative per promuovere il cambiamento” che si è tenuto, oggi, a Perugia.

Nell’era delle false notizie (fake news) e della sovrabbondanza dell’informazione in Internet, le biblioteche hanno sempre più il compito di sviluppare nel cittadino capacità critiche di valutazione, e questo anche attraverso l’alfabetizzazione ai media e all’informazione.

Diventano un luogo di “conversazione”, dove sperimentare nuove relazioni, radicato nel contesto e integrato nella rete dei servizi offerti dal territorio. All’iniziativa, organizzata dalla Regione Umbria, Servizio Musei, Archivi e Biblioteche, in collaborazione con l’Ambasciata Americana di Roma, l’Università degli Studi di Perugia e l’Associazione Italiana Biblioteche sezione Umbria, ha partecipato, con una conferenza sul tema “La biblioteca: il sistema dei sistemi”, David Lankes, direttore della Scuola di biblioteconomia dell’Università della South Carolina, autore tra l’altro de “L’Atlante della Biblioteconomia moderna”, premiato come miglior libro di biblioteconomia da ABC CLIO Greenwood Award, prestigioso riconoscimento dell’American Library Association.

Proprio partendo dai concetti di “biblioteca sociale”, “biblioteca partecipata” lanciati da Lankes, che ridefiniscono il ruolo delle biblioteche in un mondo in rapida trasformazione per l’accesso alla conoscenza, si sono succeduti gli interventi delle giornata che hanno dato conto anche delle esperienze realizzate in Umbria e delle diverse sinergie sperimentate tra le biblioteche, il mondo della salute, del sociale e dell’innovazione digitale.

“L’Umbria è ricca di biblioteche – ha detto l’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini –, presenti in tutti i comuni della regione, anche nei più piccoli. In questi anni, attraverso il competente servizio regionale, abbiamo lavorato per dare sostegno agli enti locali per mantenere, accrescere e rendere fruibile il patrimonio librario presente, ma anche per mettere insieme più funzioni, professionalità e conoscenze che dessero un valore aggiunto a questi luoghi ed alla lettura in un mondo dove prevalgono i social network e nuovi canali e strumenti dell’informazione digitale”.

“Abbiamo realizzato progetti concreti, con il coinvolgimento di più soggetti – ha aggiunto l’assessore -, come ad esempio “nati per leggere”, allo scopo di promuovere la lettura, e più in generale ci siamo impegnati per riposizionare il valore e l’uso delle biblioteche come luogo di conoscenza, informazione e ricerca, come luogo culturale e sociale dove utilizzare anche in modo migliore le nuove tecnologie, con l’obiettivo – ha concluso Cecchini – di dare il nostro contributo per formare una cittadinanza consapevole”.

L’assessore regionale all’Agenda Digitale e all’Istruzione, Antonio Bartolini, ha evidenziato, tra le esperienze realizzate in Umbria, il progetto DigiPass, “un programma di inclusione sociale – ha detto Bartolini – attraverso il quale i cittadini possono avere un approccio consapevole al mondo digitale in tutte le sue forme. Si tratta di un percorso, ancora in fase di co-progettazione fra Regione Umbria e Comuni capofila delle 12 zone sociali, finalizzato a facilitare l’utilizzo dei servizi digitali.

Sono già tre gli ambiti territoriali che hanno individuato come luogo elettivo per la realizzazione del progetto proprio le biblioteche. E la scelta della biblioteca, che noi sosteniamo, si carica anche di un significato simbolico – ha concluso -, in quanto luogo che connette storia e cultura di questa regione con il mondo digitale”.

“La Biblioteca – ha affermato il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi – è un elemento fondamentale della nostra attività, come luogo di ricerca, di confronto e di informazioni. La politica dell’Ateneo – ha aggiunto – è quella di ampliare su questo fronte le sinergie tra istituzioni a diversi livelli, anche oltre i confini regionali. Si sta lavorando per definire e sostenere l’evoluzione del ruolo e della funzione delle biblioteche in un mondo che è in veloce trasformazione, dove la rete gioca una parte fondamentale. Dell’online – ha sottolineato Moriconi – dobbiamo saper sfruttare tutto ciò che può divulgare la conoscenza, a cominciare dall’e-learning”. Il Rettore ha infine evidenziato “la necessità di poter contare su risorse adeguate a sostenere azioni e progetti, per questo – ha concluso – vanno sostenute le sinergie tra i diversi soggetti, bisogna essere uniti per ridurre il fabbisogno finanziario”.

Il Presidente AIB Sezione Umbria, Mario Coffa, ha sottolineato come “le biblioteche partecipino alla diffusione del sapere. Come AIB abbiamo sostenuto progetti che valorizzano il nostro patrimonio culturale, ma che allo stesso tempo ampliano il ruolo sociale delle biblioteche che si aprono alla comunità e utilizzano al meglio le opportunità offerte dal digitale”. Coffa ha ricordato che esiste da anni in Regione una biblioteca virtuale denominata Media Library on line. “Una piattaforma digitale – ha aggiunto – ora acquisita da alcune biblioteche umbre che hanno visto così ampliare la propria offerta culturale, grazie ad Ebook ed Emeroteca, sopperendo così alla mancanza di fondi da investire nel patrimonio librario”.

Nel corso degli interventi relativi alle sinergie sperimentate in Umbria dai servizi regionali con le biblioteche, il mondo della salute, del sociale e dell’innovazione digitale è stato evidenziato come le biblioteche umbre hanno intrapreso un percorso di rinnovamento. Occorre tuttavia una ulteriore accelerazione nel modo di percepirle e di gestirle e un loro maggiore coinvolgimento nei progetti che favoriscono il cambiamento.

Solo l’interazione tra i diversi fattori e le diverse reti della conoscenza possono portare – secondo i relatori – ad un cambiamento verso una funzione delle biblioteche più rispondente ai bisogni della comunità, innescando in questa mutamenti positivi e sostenibili. Da questo punto di vista – è stato sottolineato – la collaborazione realizzata dai diversi servizi regionali ha consentito di raggiungere risultati importanti, a cominciare dai progetti inseriti nel Piano regionale di Prevenzione 2014-2018 quali “Salute Infanzia 2.0”, “Nati per Leggere”, “Forte chi legge!” e “Muse per Esculapio”, a cui si aggiungono l’iniziativa “DigiPASS” e l’inserimento di un capitolo “Cultura” nel nuovo Piano sociale regionale.

“Il tema delle biblioteche – aveva detto la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi aprendo i lavori della giornata – è stato più volte al centro delle politiche regionali ed il fatto che siano qui presenti tre assessorati dimostra che è possibile mettere in rete materie spesso divise, la cui integrazione assume un significato importante per la costruzione di biblioteche che mettano al centro la comunità ed i suoi bisogni di conoscenza. In questo quadro – ha concluso – anche il bibliotecario diventa un agente attivo delle comunità locali, che stimola gli interessi dei cittadini e li aiuta a costruire percorsi di conoscenza”.

Foto: Regione Umbria ©

 

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