Gli edifici danneggiati dai terremoti del 2016 in Umbria sono 15 mila, di cui 14.550 privati e 450 pubblici (tra cui le scuole).
Sono, invece, 6.519 gli sfollati, mentre le richiesta di Sae, Soluzioni abitative, sui tre comuni di Norcia, Cascia e Preci ammontano a 776. Al momento ne sono state consegnate 210: sono alcuni dei numeri che emergono da 13 mesi di emergenza post-sisma, dati forniti dal centro regionale della Protezione civile che ha sede a Foligno.
Le schede Aedes (quelle che certificano l’agibilità e il grado dei danni degli edifici) ancora da compilare sono 466. Dalla Prociv Umbria arrivano anche i dati in merito ai progetti di ricostruzione: per la “leggera” privata, che riguarda immobili con danni lievi, sono pervenuti agli uffici competenti 162 progetti, di questi ne sono stati autorizzati 18.
Per quanto concerne la ricostruzione “pesante” sono state inoltrate 50 pratiche, ne sono state istruite 10 e autorizzata una.
Ecco nel dettaglio il terremoto in cifre a quasi un anno dalla grande scossa di 6.5 di magnitudo del 30 ottobre 2016. Le casette richieste, come già detto, sono 776, di cui 602 a Norcia, 132 a Cascia e 42 a Preci. Delle 210 consegnate, a Norcia ne sono entrati in possesso 191 famiglie, 19 a Cascia e nessuna a Preci. Nei container collettivi vivono ancora 335 persone, mentre le domande per il contributo di autonoma sistemazione sono 2.604, per un totale di 6.164 persone.
Negli alberghi sono ancora alloggiati 526 persone. Tornando ai 6.519 sfollati, 4.739 sono nursini, 1.387 residenti nella città di Santa Rita e 393 sono preciani. Sul fronte allevamento, sono stati consegnati 68 Mapre (moduli abitativi rurali) su 68 richieste e 116 stalle-tunnel, evadendo la richiesta nel suo totale, così come per i fienili: 74 consegnati su 74 richiesti. Mentre su 44 richieste di stalle con tettoie ne sono state consegnate 41.
Infine, le macerie. Sull’intera area del cratere sismico umbro ne sono state rimosse 18.994 tonnellate, di cui: 15.837 a Norcia. La Protezione civile umbra è impegnata nell’emergenza con circa 280 persone e 2.100 volontari. (ANSA).
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