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M5s, domani due raccolte firme in piazza Solferino

Il M5S Terni sarà sabato 30 settembre dalle ore 10.00 del mattino alle ore 19.00, in piazza Solferino per due distinte raccolte firme.

La prima raccolta firme è finalizzata alla presentazione di una delibera di iniziativa popolare che riguarda l’emergenza sicurezza.

“L’azione – scrive M5s Terni –  è motivata dal fatto che a seguito dei recenti fatti di cronaca in tema di microcriminalità, che hanno letteralmente sconvolto la nostra città, avevamo inoltrato delle precise richieste al Sindaco di Terni che di tutta risposta ha affermato che non esiste nessuna emergenza.

Alla ottusa sordità dell’amministrazione abbiamo deciso di aprire ad una mobilitazione dei cittadini che superi l’inettitudine amministrativa del Partito democratico e di chi sta cercando di approcciarsi a questi temi con facili slogan.

L’atto promosso verte su sei singoli punti, che vanno dalla richiesta al ministero degli interni di aumentare uomini e mezzi a disposizione delle forze dell’ordine del nostro territorio, fino alla corretta gestione e l’intensificazione della videosorveglianza nelle zone sensibili, passando per la richiesta al prefetto ed al ministero degli interni, di una  diversa gestione dei flussi migratori basata sulla reale capacità di integrazione che il martoriato tessuto economico-sociale della nostra città consente.

Inoltre chiederemo che il Comune collabori con gli altri enti per attivare ulteriori politiche di prevenzione primaria e secondaria in materia di uso e abuso di sostanze stupefacenti e di favorire la nascita di progetti ludico-culturali per strappare le zone degradate all’abbandono.

La seconda raccolta firme è in appoggio alla petizione lanciata dalla Fismic in favore dei lavoratori di AST per il riconoscimento dei Benefici Previdenziali Amianto. Una battaglia che il M5S a tutti i livelli ha intrapreso da tempo con mozioni approvate sia in Comune che in Regione, con denunce pubbliche e atti di sindacato ispettivo.

Nonostante la vicenda sia tornata sotto i riflettori l’immobilismo della politica non ha consentito passi avanti. A causa di ciò è necessario che tutti i cittadini si mobilitino al fine di garantire un diritto sacrosanto per chi ha dovuto subire l’esposizione al minerale killer, cosa che in altri impianti produttivi è stato invece riconosciuto”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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