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La cooperativa Gemos di Faenza si è aggiudicata provvisoriamente la gara, da 20 milioni di euro, per il servizio di ristorazione scolastica.
Tuttavia, a poca distanza dalla riapertura delle scuole, l’azienda ancora non è in grado di garantire un centro di cottura adeguato per le scuole non dotate di apposite cucine, come previsto nel capitolato. In tutto sarebbero 250 i pasti da garantire ma sui quali si hanno dei dubbi.
Sul discorso intervengono i consiglieri comunali Valdimiro Orsini (Pd), Faliero Chiappini (Città aperta), Sandro Piermatti (Mdp) e Sandro Piccinini (Pd) presentando una richiesta di accesso agli atti in merito alla gara per il servizio di ristorazione scolastica.
La richiesta di accesso riguarda in maniera particolare le questioni relative al centro di cottura/centro di produzione pasti e il piano di emergenza indicato dalla società Gemos in sede di presentazione dell’offerta tecnica, oggetto di valutazione da parte della commissione di gara.
“La nostra azione – dichiarano i quattro consiglieri comunali – è diretta ad assicurare l’erogazione del servizio di refezione scolastica fondamentale per le dinamiche complessive del settore e ad avere certezze nell’esercizio delle nostre prerogative di consiglieri comunali e nel rispetto di tutte le normative applicabili”.
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