“Dal 2018 verrà ampliata la fascia di popolazione femminile umbra chiamata ad effettuare lo screening, con il test Hpv, per la prevenzione del tumore della cervice uterina, coinvolgendo anche le donne fra i 30 e i 34 anni e non più soltanto quelle fra i 35 e i 64, passando così da 200mila a 225mila persone interessate”: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini.
“La Regione Umbria – spiega l’assessore – punta sulla prevenzione della salute delle donne, con esami più mirati e appropriati nella ricerca del Papilloma virus umano, che rappresenta la causa principale di cancro al collo dell’utero. In pratica, il test Hpv primario, che consente di identificare in maniera certa l’eventuale presenza di questo virus, verrà offerto a tutte le donne fra i 30 e i 64 con chiamata ogni cinque anni, mentre le ragazze fra i 25 e i 29 anni continueranno ad effettuare lo screening con il Pap-test ogni tre anni. Ovviamente, resta garantito il percorso d’urgenza nel caso si manifestino sintomatologie particolari”.
“L’obiettivo – sottolinea Barberini – è potenziare la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, visto che la diagnosi precoce è l’arma più efficace per combatterlo e lo screening organizzato rappresenta il principale fattore di riduzione dell’incidenza di tale neoplasia e della mortalità ad essa collegata. A tale proposito, è opportuno ricordare che, proprio grazie alle azioni di prevenzione, oggi rappresenta solo il 2 per cento dei tumori nelle donne”.
L’Umbria è stata una delle prime regioni italiane a introdurre la pratica degli screening per la prevenzione del cancro della cervice uterina. Nel 2016 sono state oltre 68mila le donne invitate ad effettuare un test, con un’adesione del 60 per cento. “I programmi di screening – rileva l’assessore Barberini – oltre a salvare la vita di molte persone, contribuiscono all’abbattimento delle liste d’attesa e consentono che gli esami fuori screening vengano effettuati in tempi rapidi”.
Per prevenire e combattere il cancro al collo dell’utero, la Regione Umbria ha introdotto da tempo la vaccinazione anti-HPV, con chiamata attiva e gratuita rivolta alle ragazze di dodici anni, con una copertura di oltre il 71 per cento, ben al di sopra della media nazionale. Nei prossimi mesi, recependo il nuovo Piano nazionale vaccini, verrà estesa gratuitamente anche ai maschi di undici anni per aumentare la protezione delle donne dal Papilloma virus, che comunque può essere responsabile di gravi patologie anche negli uomini.
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