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Piano di riequilibrio, Ministero: “Non del tutto conforme” / Le opposizioni

La relazione del ministero dell’Interno sul piano di riequilibrio triennale ha lasciato una certa perplessità a Palazzo Spada, soprattutto perché in contraddizione con quanto riferito dall’assessore al bilancio Vittorio piacenti D’Ubaldi (LEGGI).

Alla fine del documento ministeriale si legge: “Ferma restando la competenza della sezione regionale di controllo della Corte dei conti sulla corrispondenza, conformità e proporzione delle misure di risanamento individuate dall’ente nel piano rispetto all’obiettivo del riequilibrio economico finanziario, il Piano del comune di Terni non appare del tutto conforme ai contenuti richiesti dalle disposizioni normative di riferimento ed alle indicazioni contenute nelle Linee guida elaborate dalla Corte dei conti, ciò in quanto, dagli atti esaminati, emerge che il procedimento di realizzazione delle misure di risanamento si presenta ancora nelle fasi iniziali del cronoprogamma di realizzo. Sulle criticità riscontrate si è già espressi nel corpo della Relazione, con particolare riferimento alla non raggiunta certezza sulla quantificazione della massa passiva condizionata dalla valutazione sulle passività potenziali. In ordine alle misure di risanamento, benché l’Ente sia dotato di un patrimonio immobiliare di rilievo e di una imponente società di gestione delle farmacie comunali, tale patrimonio non sembra dare adeguate garanzie sul dimensionamento delle entrate da dismissione e sul cronoprograrnma di realizzo. Si propone che la presente relazione sia trasmessa dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali alla Direzione centrale della finanza locale, per il successivo inoltro alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti”.

 

Sulla questione interviene con toni severi il Movimento 5 stelle:” La Giunta ha nuovamente mentito alla città, per questo crediamo che la fine della consiliatura sia ormai improcrastinabile. Il Sindaco Di Girolamo deve immediatamente rimettere il proprio mandato avendo ormai rotto oltre ogni evidenza il rapporto di fiducia con i cittadini. Quello che abbiamo ripetuto incessantemente ormai da quasi un anno si è rivelato corrispondente alla realtà: il piano è stato giudicato non conforme alle disposizioni normative di riferimento, incerto nella quantificazione dei debiti e inadeguato nella garanzia delle coperture agli stessi.

Emerge da questa situazione l’irresponsabilità con cui questa Giunta ha voluto ostinatamente andare avanti contro ogni logica e contro gli interessi della città. A pagare saranno nuovamente i cittadini con un dissesto strutturale dell’ente disastrosamente peggiorato nel corso degli ultimi mesi, ormai compromesso.  Andare avanti fino alla pronuncia della Corte dei Conti dopo l’inequivocabile parere da parte del Ministero vuol dire continuare il gioco sporco sulle spalle dei cittadini, per cercare di aggrapparsi ad ogni ultimo disperato tentativo di rimanere incollati alla poltrona”.

Marco Cecconi (FdI) ha preannunciato la richiesta di una seduta straordinaria del consiglio comunale “perché il Piano lo ha approvato il Consiglio e il Consiglio deve sapere”. Cecconi ha scritto che non occorre sorprendersi “giacché le censure mosse dal Ministero degli Interni al Piano di riequilibrio del Comune di Terni risalgono a più di sei mesi fa: quando dal Viminale presero carta e penna per mettere subito nero su bianco ben 18 eccezioni”. “Nessuno si sorprenda – aggiunge – perché le risposte fornite da Palazzo Spada a quelle 18 censure, se mai ce ne sono state (all’insaputa del consiglio comunale, che ha la titolarità del Piano), evidentemente non sono state convincenti”.
“L’unica cosa, è vero, che non cessa di fare meraviglia, è l’attitudine al bluff: i bluff dell’assessore al bilancio, tanto per cambiare; il bluff del PD ternano, tutto intento a spiegarci da giorni che la sua Amministrazione sotto-inchiesta sta costruendo il nostro futuro; il bluff di tutti quelli – sindaco in testa – che provano e riprovano a convincerci del fatto che stanno mettendo in sicurezza i conti comunali.

Anche Paolo Crescimbeni (Gm) – preso atto di quanto scritto dal Ministero in merito al piano di riequilibrio presentato dal Comune di Terni sottolinea che: “Le anticipazioni fornite dall’assessore Piacenti D’Ubaldi non rispondono alla realtà e definire “critica” la situazione del Comune di Terni appare oggi un vero eufemismo”.

Sul parere del Ministero che rimanda il giudizio alla Corte dei Conti interviene Unione Civica per Terni: “Coerenza, autonomia e trasparenza sono oggigiorno valori irrinunciabili. Valori che ad oggi sono nuovamente stati disattesi da un’amministrazione negligente, che non ha mai difeso Terni e tantomeno gli interessi dei Ternani, ed è difficile credere che incomicerà a farlo ora. Dire una cosa e farne un’altra sta diventando una pericolosa abitudine della classe politica locale, a cui nessun cittadino si può assuefare e men che meno assoggettare.Non ci giriamo intorno”.

“Nascondere scomode verità – continua Unione Civica – dire che tutto va bene quando così palesemente non è, rompe definitivamente il rapporto di fiducia e le dimissioni sono l’unica risposta dignitosa che la città può esigere, un doveroso atto di responsabilità per il bene comune, bene supremo”.

Foto: (archivio) Terni Life ©

 

 

 

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