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COMUNE DI TERNI, RSU: “SIAMO SOLIDALI CON I COLLEGHI DELLA PROVINCIA”

La RSU del Comune di Terni sostiene i colleghi della Provincia a rischio smantellamento e si associa alla battaglia contro il taglio dei servizi e contro l’attacco al lavoro pubblico. Inoltre, si dichiara disponibile ad intervenire se necessario alle manifestazioni di lotta che le R.S.U. organizzeranno. La sua posizione è ben espressa in un comunicato ufficiale:

“È inaccettabile che un ente virtuoso come la Provincia di Terni, 2° tra tutti gli enti pubblici in Italia nel rapporto tra numero di dirigenti e lavoratori (3 su 340), con la più bassa spesa per il personale, un salario accessorio che ha obbligato alla soppressione di importanti istituti contrattuali, con l’azzeramento delle Posizioni Organizzative, e una produttività che sfiora i 10 € al mese, debba essere indotto forzatamente al dissesto finanziario per scelta del Governo.

È inaccettabile che la Regione dell’Umbria sia l’unica regione, nel panorama nazionale, ove si determinerà un dissesto finanziario voluto ed indotto di entrambe le Province.

E’ inaccettabile una decisione politica, come la soppressione delle Province che, come già detto dalla Corte dei Conti e da importanti trasmissioni di approfondimento come Report, non porterà ad alcun risparmio economico. ma porterà invece ad una significativa perdita occupazionale, alla cancellazione di importanti servizi per i cittadini, e ad un aggravio dei costi per la collettività.

In pratica, con questa operazione, si prosegue con l’attacco al lavoro pubblico per continuare a diminuire lo stato sociale, peggiorando le condizioni di vita dei cittadini, in particolare dei più deboli, a tutto vantaggio di importanti settori privati, lobbie che da tempo, non avendo più capacità di stare sul mercato, tentano la via più semplice e più redditizia, di lucrare sulla gestione di importanti fette di risorse pubbliche.

È infine inaccettabile che anche la Regione dell’Umbria ancora non abbia preso in carico pienamente il problema, come avrebbe dovuto, per garantire certezza ad importanti servizi ai territori e per la tutela degli attuali livelli occupazionali.

Oltre 500 Famiglie, per una becera operazione di facciata, rischiano di trovarsi in mezzo alla strada, in una Regione come quella dell’Umbria, già colpita duramente dalla disoccupazione. E di tutto questo certamente non se ne sentiva la necessità”. Foto: TerniLife ©

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