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Servizi per minori, nuovo regolamento regionale: “Qualità, equità ed efficienza”

È stata avviata la fase di partecipazione del nuovo regolamento regionale per la Disciplina delle autorizzazioni al funzionamento delle strutture e dei servizi residenziali e semiresidenziali per soggetti minorenni, preadottato dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini.

Si è svolto oggi a Perugia il primo incontro con i gestori delle oltre cinquanta comunità per minori del territorio regionale e i rappresentanti delle dodici Zone sociali, presenti l’assessore Barberini e tecnici della Regione Umbria, per un confronto sul documento che introduce importanti novità nell’ambito dell’assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale per minori in difficoltà.

“L’esigenza di un nuovo regolamento – ha spiegato Barberini – nasce dalla volontà di dare risposte più efficaci ai bisogni dei soggetti interessati e delle loro famiglie, garantendo maggiore qualità, equità, appropriatezza ed efficacia dei percorsi assistenziali. Al tempo stesso, si vogliono assicurare maggiori controlli, interventi personalizzati per i minori assistiti e più opportunità per le comunità. Il documento aggiorna, semplifica e rende più organica la disciplina regionale in materia, tenendo conto delle innovazioni normative e delle disposizioni introdotte dal nuovo Piano sociale regionale”.

 

Tra le novità spiegate dall’assessore c’è quella dell’aumento del numero complessivo di minorenni “che possono essere ospitati nelle singole tipologie di strutture, con maggiori opportunità per le comunità. Si è anche scelto di inserire i minori stranieri non accompagnati direttamente nelle strutture socio-educative per minorenni, per evitare la creazione in Umbria di strutture riservate esclusivamente ai ragazzi stranieri. A tal fine, si darà la possibilità alle strutture di aumentare la capacità di ospitalità fino al 50 per cento in più, se gli spazi lo consentono. Verranno anche ridefiniti i margini per la determinazione delle rette delle strutture e sono stati introdotti anche nuovi servizi sperimentali, come il ‘Progetto ponte’ dedicato principalmente ai neomaggiorenni e la ‘Comunità a utenza mista e complementare’, per l’accoglienza adulti e minorenni”.

Foto: Regione Umbria ©

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