“Dopo la settimana di campeggio e di iniziative presso l’orto collettivo “Neraviglioso”, che hanno portato al blocco della posa dell’inutile e nefasto acquedotto ‘magna magna’”, il coordinamento contro l’acquedotto per la difesa del Nera ha organizzato per domani, 8 giugno, la mobilitazione a Terni, con un presidio sotto la direzione del SII.
“Un presidio dalle 10:30 alle 12:30 in via 1° maggio n.65 – spiega il coordinamento in una nota- in cui verranno distribuiti materiali informativi sull’opera speculativa che rischia di distruggere un ecosistema delicato come quello della bassa Valnerina, con attingimenti profondi (sconsigliati dai geologi della Regione), pozzi scavati sopra la ex-discarica del Comune di Ferentillo e l’attraversamento di sorgenti e canali come la Forma del Principe, che rischia di scomparire con i lavori di posa delle tubature.
“Il simbolo del presidio – continua la nota – sarà il colabrodo, l’immagine dell’acquedotto di Terni/Amelia, che il SII gestisce ormai da oltre 15 anni e che perde oltre il 40 % dell’acqua. Questo significa che quando apriamo i nostri rubinetti la metà dell’acqua si è già perduta per un impianto fatiscente e una gestione che non ha sinora investito quanto necessario per limitare le perdite. Un acquedotto-colabrodo che, se si fosse intervenuti con una gestione oculata non avrebbe reso neanche pensabile questo nuovo acquedotto nella Valnerina che attingerà ad acque che avremmo dovuto preservare per un futuro prossimo in cui l’acqua sarà una risorsa fondamentale. Un acquedotto-colabrodo come quello di Terni/Amelia cui verrà collegato a Pentima il nuovo acquedotto “magna magna” della Valnerina, con le conseguenti prevedibili ed inaccettabili perdite”.
“L’acquedotto in Valnerina – conclude – ci sembra un’operazione speculativa a cominciare dall’assenza della gara di appalto per un’opera di oltre 17 milioni di euro, assegnata in house al socio privato, ma pagata dai cittadini direttamente in bolletta o indirettamente con i soldi pubblici.
Quello di domani è un presidio: contro il colabrodo che è l’acquedotto di Terni, con perdite idriche oltre il 40%; per sapere a che punto sono e sollecitare le indagini per turbativa d’asta; contro il carattere speculativo e l’impatto sull’ecosistema dell’acquedotto; per difendere la “Forma del Principe”, importante corso d’acqua tra Ferentillo e Macenano”.
Foto: (archivio) Terni Life ©