E’ composta da sei membri la giuria popolare del Premio letterario Città di Lugnano che affiancherà quella degli esperti per decidere i vincitori della terza edizione. La presidente è Benedetta Tintillini, giornalista, i membri Vito Saturno, giornalista, Maria Saltalamacchia, responsabile Unitre di Lugnano, Luciano Faitella, pensionato, Idea Riccitelli, manager, Francesco Ambrosino, manager, Andrea Virzo, imprenditore.
La giuria popolare si esprimerà solo sulle opere finaliste di entrambe le sezioni del Premio composte da romanzi editi e racconti inediti. Il suo giudizio, espresso a maggioranza, avrà complessivamente il valore di un voto, che andrà ad aggiungersi a quello della giuria dei sei esperti, precedentemente nominati. Quella popolare si aggiunge alla giuria degli esperti formata da Paolo Petroni, presidente, critico letterario e teatrale, giornalista Ansa e Corriere della Sera, nonché presidente dell’Istituto di Studi Pirandelliano, Annagrazia Martino, giornalista, vice caporedattore a La7, Giorgio Nisini, saggista letterario e romanziere, è fondatore dell’associazione culturale Officina Mente e condirettore di Caffeina Festival, Giorgio Patrizi, saggista e docente di Storia della Letteratura italiana presso l’Università del Molise, Anna Luisa Pignatelli, scrittrice, ha vinto la seconda edizione del Premio Lugnano con il romanzo Ruggine e Carlo Zanframundo, regista Rai, cura il programma Sorgente di vita.
Il Premio, ideato dal Comune di Lugnano, è rivolto a opere di narrativa italiana e articolato in due sezioni: romanzi editi e racconti inediti a tema “La finestra”. I vincitori di entrambe le sezioni saranno premiati con il Rosone d’argento, un riconoscimento simbolo del Comune di Lugnano: Rosone d’Argento per il primo classificato della sezione romanzi e con il Rosone di ceramica per il primo classificato della sezione racconti. Il racconto vincitore e i racconti finalisti, inoltre, verranno pubblicati a cura del Comune in un’antologia i cui proventi di vendita saranno devoluti a un’importante causa benefica o sociale, che quest’anno è stata individuata con Amnesty International.
Foto: (archivio) Terni Life ©