L’Istituto superiore per il restauro e la conservazione dopo aver studiato a fondo i mosaici della Fontana di Piazza Tacito sancisce che l’opera del Cagli va rimossa e conservata in museo. La decisione concorda con quanto da tempo era stato proposto dal Comune di Terni alla Soprintendenza: salvare i mosaici originali con una conservazione in uno spazio museale e di sostituirli con un rifacimento che si avvalga di tecniche di realizzazione moderne, più congeniali a un mosaico esposto in maniera continuativa al passaggio dell’acqua, alle intemperie, alle operazioni di pulizia. Nella relazione vengono ricostruite le tecniche adottate nella realizzazione del mosaico dello zodiaco, i materiali impegnati, la composizione delle tessere che hanno caratteristiche e resistenza diverse tra di loro.
“Il pronunciamento dei funzionari dell’Istituto superiore del restauro, che hanno compiuto anche un sopralluogo a Terni, è chiaro. Evidenzia – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Bucari – che fin dalla sua realizzazione il mosaico del Cagli ha dei problemi strutturali in particolare per il contesto nel quale si trova. Viene consigliata l’asportazione. Mi sembra un contributo importante che va nella direzione che l’Amministrazione Comunale ha sempre seguito, quella cioè di restaurare la Fontana simbolo di Terni e di salvare i mosaici originali. Un progetto condiviso, che vede l’apporto di professionisti seri e la collaborazione con la Fondazione Carit. Mi auguro ora che il Soprintendente prenda atto anche di questo parere e si possano accelerare i tempi. La Fontana non può continuare ad essere una cantiere, così è una ferita aperta per la città’. Foto: TerniLife ©