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PIEDILUCO, IL VESCOVO PIEMONTESE RICORDA DON BACIARELLI

Don Mario Baciarelli, sessantuno anni fa, a Piediluco, dava vita alla “Casa del Giovane”, opera di carità e dedizione ai bisognosi, protesa ad accogliere i bambini senza famiglia, senza casa o non seguiti dai genitori. Oltre 1200 ragazzi sono passati nella casa potendo vivere in una vera famiglia, formarsi e avere una vita dignitosa.  Nel 2000 la casa è stata ristrutturata ed affidata alla direzione della cooperativa sociale Tabor, che gestisce progetti sociali per pazienti con disturbi psichici tesi ad un reinserimento sociali e a migliorare la qualità della vita.

Sabato 10 ottobre sarà ricordato don Mario Baciarellinella messa presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese alle ore 18 nel santuario di san Francesco a Piediluco.

Dopo la messa sarà festeggiata la “Casa del Giovane” nei locali della comunità. Un momento celebrativo nello spirito di accoglienza, fraternità e comunione che è sempre stato alla base dell’opera sociale della Casa del Giovane nel territorio di Piediluco.

 

«Abbiamo cercato di creare opportunità d’inserimento sociale per i giovani con disagi mentali che ospitiamo presso la “Casa del giovane” – spiega Cristina Pocetta presidente della cooperativa “Tabor” – cercando di recuperare le loro abilità lavorative, l’autostima e l’autonomia, attraverso percorsi che propongono attività concrete di lavoro da sviluppare anche all’esterno».

Oggi la “Casa del Giovane” ospita 16 adulti inseriti dall’Usl Umbria 2 in trattamento di riabilitazione psichiatrico, per i quali sono attivati progetti individuali con percorso terapeutico personalizzato, al termine del quale è previsto anche il reinserimento in famiglia o in altri ambiti. Foto: Diocesi Terni ©

 

 

 

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