(R. F.) “Vado a vivere in campagna: istruzioni per l’uso” è il libro della giornalista Beatrice Masci, la quale una volta realizzato che per vivere bene non bisognava cedere allo stress quotidiano che la vita di oggi ci impone, ha redatto un simpatico e ironico volume, quasi un bignami da portare in tasca per ritrovare la pace e il benessere interiore, da pochi giorni in libreria (Alterocca e Feltrinelli a Terni e Mondadori Store).
“Quando mi sono accorta che, entrando in una stanza, controllavo se il telefono prendeva, prima ancora di salutare i presenti, ho capito che era ora di dire basta. Basta con lo stress, con il suono antipatico delle notifiche in arrivo, con la necessità e l’incubo di essere sempre e comunque connessi, fosse anche a una veglia funebre. Non potendolo fare concretamente, ho deciso almeno di sognarlo. E tra un sogno e l’altro è nato il libro”. Questo il motivo che ha spinto l’autrice a mettersi seduta davanti a un pc e iniziare a riempire le pagine della sua prima fatica. “Vita troppo caotica. Stress ai massimi livelli in una metropoli, quale soluzione possibile per riappropriarsi di ritmi più tranquilli e di un vivere secondo i dettami della natura?”. Questo l’interrogativo che Masci fa ai suoi lettori.
L’autrice ci narra la trasformazione di una famiglia italiana tradizionale: padre, madre, figlio e figlia ancora giovani, con sottile ironia, dipingendo con le parole scene ed emozioni. Da quando in una notte qualsiasi la moglie propone al marito assonnato e quindi indifeso di andare a vivere vicino allo zio Pino, in una fattoria, a quando ci immerge nel giorno dell’arrivo nel nuovo mondo, quando lo stesso zio Pino porta due vacche ruminanti e un po’ di uova fresche quale regalo di benvenuto. Aneddoti, incontri quotidiani con il vivere naturale, difficoltà di adattarsi ai ritmi dettati da albe e tramonti, fino alla scelta finale. Che è in sé rivoluzionaria, ma anche scontata. Il libro (edito dalla Thyrus, con le illustrazioni realizzate da Monia Miliacca) parla di questa famiglia spinta a cambiare stile di vita per migliorarla e nel farlo si rendono conto di andare controtempo: mollano i cibi precotti, le code in auto e si affidano in tutto e per tutto allo zio Pino, che guiderà il quartetto alla scoperta di ortaggi, macchine agricole e mucche ruminanti.
Oltre ad affrontare la vita all’aria aperta, scoprendone tutti i vantaggi, la vita di campagna, però, si ritorce contro alla famigliola coraggiosa. “I figli minacciano di diventare vegetariani – spiega l’autrice – quando scoprono da dove escono le uova. E a loro insaputa arrivano a piantare marijuana scambiandola per insalata. Il marito rischia di essere incornato dal toro scambiato per una vacca e diventa il terrore degli abitanti delle fattorie vicine quando si mette alla guida del trattore. Insomma, la resa dei cittadini è sempre dietro l’angolo. Ma per fortuna c’è zio Pino che veglia su di loro e soprattutto ci sono i vicini, i quali, sconcertati all’inizio, sono poi affascinati dal gruppetto fino a considerare i quattro dei veri contadini”.
Foto: Terni Life ©