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Radioattività in Umbria, presentato lo studio di Regione e lstituto Fisica nucleare

“Questo progetto si inserisce perfettamente nella linea delle politiche di prevenzione che la Regione dell’Umbria sta portando avanti per la tutela del territorio e per la salvaguardia della salute”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale al rischio idrogeologico, Giuseppe Chianella, in apertura dei lavori del convegno, che si è svolto oggi, lunedì 22 maggio, nella Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni a Perugia, in cui Il Servizio Geologico della Regione Umbria e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno illustrato i risultati del progetto UmbriaRad, parte del più ampio progetto nazionale ITALRAD (ITALian Radioactivity Project), che prevede la realizzazione della carta della radioattività naturale del territorio italiano sulla base di misure del contenuto di radioisotopi naturali che costituiscono la principale sorgente di radioattività terrestre.

“L’Italia – ha proseguito Chianella – è tenuta a rispettare la raccomandazione della Commissione Europea riguardante il controllo del grado di radioattività ambientale allo scopo di determinare l’esposizione della popolazione. Nel caso dell’Umbria, questa attività è stata realizzata grazie alla disponibilità della banca dati geologica regionale messa a disposizione dal Servizio Geologico regionale, che dispone di informazioni di elevato dettaglio e presenta una struttura omogenea rispetto alle banche dati delle altre regioni dell’Italia Centrale, ovvero Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Ed anche questo progetto – ha concluso l’assessore – è il frutto di un’intensa attività congiunta tra i Servizi geologici delle quattro Regioni che già da cinque anni lavorano in maniera sinergica sviluppando progetti comuni, quali quello della misura della radioattività naturale. Ed ora le numerose implicazioni di questo studio saranno oggetto di un’intensa attività di diffusione anche attraverso l’organizzazione di eventi pubblici rivolti alla cittadinanza ed ai professionisti del settore ambientale”.

Il progetto UmbriaRad, come è stato spiegato nel convegno da parte dei tecnici della Regione Umbria e dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare, è dedicato alla caratterizzazione della radioattività naturale dell’intero territorio regionale attraverso misure su campioni di roccia e suolo, rappresentativi di tutte le varietà litologiche affioranti e dei suoli che ne derivano, e attraverso misure da velivolo. Nel caso del progetto Umbria-Rad è stato possibile realizzare la carta della radioattività e della dose efficace dell’Umbria combinando i dati ottenuti da circa 300 misure di campioni di roccia in laboratorio, 7.000 spettri acquisiti in volo e modelli di simulazione della radiazione cosmica.

Lo studio della distribuzione dei radionuclidi terrestri e della radioattività di origine cosmica rappresenta il punto di partenza essenziale per la comprensione della dose assorbita dalla popolazione: in tal senso i risultati di questo progetto consentiranno alla Regione Umbria di allinearsi con i più elevati standard mondiali di conoscenza del proprio territorio. Tali risultati inoltre permetteranno di poter studiare possibili contaminazioni radiologiche, coadiuvare la pianificazione di standard abitativi e basare futuri studi nel campo della geologia e della salute pubblica.

Foto: Regione Umbria ©

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