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Montecchio, cittadinanza onoraria ai fratelli Cotarella

Il Consiglio comunale di Montecchio ha conferito ai fratelli Riccardo e Renzo Cotarella la cittadinanza onoraria motivando la decisione con un elogio all’impegno e alla dedizione che non solo hanno fatto nascere sulle colline orvietane la cantina Falesco, ma stanno dando lustro al territorio montecchiese. Il riconoscimento, si legge nelle motivazioni, è dettato “dal loro contributo allo sviluppo e alla crescita economica e sociale del territorio del Comune di Montecchio. Per il loro profondo legame con questa comunità, trasmesso anche ai componenti delle loro famiglie. Per la loro alta levatura umana e morale, nonché per il loro spessore professionale. Per la loro grande dedizione al lavoro e per la loro grande sensibilità e disponibilità nei confronti della nostra comunità e del nostro territorio”.

All’assegnazione del titolo erano presenti anche i rappresentanti della Regione Umbria, della Provincia di Terni, della prefettura e i sindaci dei Montecchio d’Italia essendo in svolgimento le giornate per la firma del Patto di amicizia tra i paesi che portano lo stesso nome nell’ambito dei festeggiamenti per il patrono San Bernardino. “Ogni bottiglia dell’azienda Falesco può essere considerata come un ambasciatore, un marchio del nostro territorio nel mondo – ha detto il sindaco Federico Gori – perché in quel prodotto rivive tutta la storia e la cultura del nostro paese. Aldilà della professionalità e dagli eccellenti risultati ottenuti dai fratelli Cotarella, sia in termini personali che aziendali, il loro impegno si distingue per un’innata e spiccata dedizione verso gli altri e per uno stretto legame familiare, caratteristiche, queste, che li uniscono ancora di più alla popolazione di Montecchio ispirata dagli stessi sentimenti e valori. Un gesto di solidarietà comune – ha aggiunto – che unisce e rafforza un territorio non solo nella valorizzazione dei prodotti locali, ma nella tradizione e nel profondo rispetto per i luoghi in cui si vive e si lavora. Quello dei fratelli Cotarella – ha concluso Gori – è un esempio alto di professionalità e valorizzazione che deve essere tramandato e rappresentato alle generazioni future come esempio da perseguire in ogni campo lavorativo e umano”.

“E’ un’emozione sincera e forte – ha detto Renzo Cotarella – perché oltre al piacere di ricevere questo riconoscimento, ci lega ancora di più a questo territorio e a questo Comune che ha visto nascere e crescere la nostra attività. Con il comune di Montecchio e con l’intera comunità esisto rapporti straordinari che riflettono molto il nostro modo di interpretare il lavoro e l’azienda. Insieme a Riccardo abbiamo iniziato più di quarant’anni fa la nostra attività e probabilmente il destino ha scelto di costruire qui a Montecchio la nostra azienda. Oggi sono le nostre figlie che hanno scelto di continuare la nostra attività nella gestione di Falesco e questo è motivo di grande soddisfazione. Nella vita abbiamo avuto alti e bassi, ma ogni volta abbiamo proseguito nel nostro percorso incontrando persone che ci hanno aiutato e soprattutto fatto sentire in famiglia”.

“Abbiamo ricevuto molti riconoscimenti in Italia e all’estero – ha detto Riccardo Cotarella -, ma questo momento mi emoziona più di altri, perché ci viene riconosciuto nel luogo in cui i nostri sforzi e la nostra tenacia hanno visto compimento. Non esiste un elemento più tacciabile del vino, capace di coniugare insieme le qualità del territorio e le tante sensibilità che contribuiscono alla produzione. Una di queste è sicuramente il valore dei sani principi della famiglia che ci sostengono ogni giorno nella nostra attività e nel rapporto con chi contribuisce al successo del nostro lavoro. Montecchio – ha concluso Riccardo Cotarella – è diventato la nostra casa, come Castiglione in Teverina è un luogo importante per i Cotarella”.

Foto: Provincia Terni ©

 

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