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Ex Novelli, Usb: “Costruiamo insieme il comitato di lotta”

(Unione Sindacale di base Terni) Il referendum di due settimane fa mette in evidenza il fatto che l’accordo siglato per la ex Novelli non piace a quasi la metà dei lavoratori. Del resto, le criticità sono innumerevoli:

Una pesante ristrutturazione (4 mln di euro), che ricadrà solo su impiegati e operai (1.915.990 euro solo dagli esuberi) e che prevede la chiusura dello stabilimento di Cisterna di Latina e ben 75 esuberi; mancanza di un piano industriale di rilancio del gruppo, al netto dei milioni di euro che si dice di voler investire e che non garantisce circa il futuro del gruppo; scorporo e terziarizzazione della parte amministrativa. Cancellazione dei superminimi e degli scatti accumulati; un anno di Cigs e contratti di solidarietà, tramite l’area di crisi complessa.

Assistiamo ora al commissariamento del gruppo Novelli, per fallimento, con la presa in carico del concordato da parte del gruppo legato alla famiglia Greco, che già si sta adoperando per lo scorporo delle attività economicamente interessanti da quelle considerate improduttive. Ormai è chiaro a tutti: la vertenza della ex Novelli null’altro è che un grande assalto alla diligenza. È solo una grande manovra speculativa che nulla ha a che vedere con il rilancio del gruppo.

In tutta Italia è in atto una grande operazione di ristrutturazione produttiva che passa per la chiusura di tante piccole e medie aziende, ma che in realtà cela un grande disegno speculativo a danno dei lavoratori e delle produzioni, a favore di oligarchi e del ceto politico connivente e che provocherà solamente la desertificazione economica di interi territori. In tutto questo, il sindacato confederale sembra giocare dalla parte dei padroni. Non a caso hanno fin da subito gestito in maniera separata la vertenza, pretendendo il rientro immediato al lavoro, separando e contrapponendo operai ed impiegati, separando gli stabilimenti e non costruendo invece una lotta unica di tutto il gruppo. Strategia messa in atto per indebolire la vertenza e che si è palesata anche con il fatto che i lavoratori sono stati chiamati a pronunciarsi sull’accordo in fretta e furia ed in maniera separata! E’ la prima volta inoltre che si mettono in ferie forzate i lavoratori che sono in sciopero. Siamo arrivati al paradosso che chi sciopera e difende i propri diritti viene inteso come pericoloso ed inserito tra i cassaintegrati. Questo è per noi inaccettabile.

Dobbiamo pertanto continuare la lotta, riprendendo in mano il nostro futuro, perché siamo consapevoli che questo è solo il primo passo verso la chiusura del gruppo. Non credete a ciò che vi dicono, dopo questa ristrutturazione lacrime e sangue ne verranno ben presto altre, visto che a lorsignori interessa solo mettere mano all’ingente patrimonio immobiliare. Abbiamo solo un mezzo per poterli fermare: la lotta e l’auto organizzazione. L’USB è, come sempre, al fianco dei lavoratori. Costruiamo insieme il comitato di lotta del gruppo ex Novelli.

Foto: (archivio) Terni Life ©

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