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13 aprile 1944, a Calvi la commemorazione dell’eccidio nazista

Depositate dal sindaco di Calvi, Guido Grillini, corone d’alloro sul luogo dell‘eccidio nazista del 13 aprile 1944 nel corso dell’annuale cerimonia di commemorazione alla quale ha partecipato anche il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, che ha recatoe il gonfalone dell’ente.

Presenti per l’occasione anche numerosi rappresentanti delle autorità locali, dell’associazionismo, delle associazioni degli ex combattenti e delle famiglie da cui provenivano le persone uccise dalla rappresaglia tedesca. Motlo numerosa anche la partecipazione dei cittadini. “È uno degli episodi più cruenti e spietati della storia bellica delle nostre zone”- ha detto il presidente Lattanzi che ha sottolineato il valore della memoria. “Un valore – ha affermato – che va mantenuto e attualizzato perché serve a mantenere alta l’attenzione sui pilastri fondanti le nostre democrazie costruite anche con il sacrificio di chi ci ha preceduto e che è morto per gli ideali di cui noi oggi ci nutriamo”.

L’eccidio – Il 13 aprile del ’44  vennero fucilati 13 cittadini inermi, sospettati di collaborare con i partigiani. Un episodio di una vera e propria “guerra ai civili”, in più la strage è organizzata e voluta con particolare ferocia da un colonnello fascista della Guardia Nazionale Repubblicana, Faustini Giunio, originario di Spoleto e operante a Terni e dai suoi figli di nome Franco e Vittorio, sergente, insieme ad un altro milite della Gnr.

Il 12 aprile 13 cittadini vengono arrestati su indicazione proprio del Faustini, portati nella caserma dei Carabinieri e il giorno dopo fucilati sulla piazza del paese da 20 soldati delle SS tedesche, senza alcun processo e abbandonati poi sul posto i loro cadaveri.  Foto: Provincia Terni ©

 

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