Il consiglio comunale ha approvato stasera il bilancio di previsione 2017-2019 dell’Ente e gli atti connessi con 21 voti a favore e 8 contrari. Sul bilancio il consiglio ha approvato i due atti d’indirizzo proposti dalla maggioranza e illustrati da Andrea Cavicchioli, quello sul Briccialdi bocciando invece l’emendamento di Melasecche. Respinto invece l’atto d’indirizzo illustrato da Patrizia Braghiroli in tema di manutenzioni. Riguardo agli emendamenti sono stati respinti i tre emendamenti del M5S, mentre quelli di maggioranza erano stati ritirati.
Il consiglio comunale ha anche approvato la delibera sulla determinazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale con l’emendamento della Giunta, con 21 voti a favore e 11 contrari.
Il consiglio ha invece respinto l’emendamento illustrato dalla Pococacio che chiedeva l’annullamento degli aumenti delle tariffe per l’ingresso alla Cascata con 11 a favore e 21 contrari.
Approvato infine l’emendamento illustrato da Andrea Zingarelli che chiedeva di applicare una riduzione al biglietto d’ingresso per gli studenti del polo universitario di Terni”.
IL DIBATTITO IN AULA Nel dibattito sul bilancio di previsione 2017-2019 sono intervenuti stasera, tra gli altri, Andrea Cavicchioli (Pd), sottolineando come il consiglio comunale, in quadro difficile e complesso, si appresta “ad approvare una manovra finanziaria che deve adeguarsi a normative e sistemi contabili completamente diversi dal passato”. Per Marco Cecconi (FdI), anche dopo l’approvazione “del piano di predissesto non c’è stato alcun cambio di passo, mentre non ci sarebbe altra scelta se non quella di dichiarare l’entità della voragine e siamo sempre in attesa di sapere l’esito dell’esame effettuato dal Ministero sul piano di predissesto”. Patrizia Braghiroli (M5S) si è soffermata sulla questione delle manutenzioni: “La città ha bisogno di maggior cura, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, di scuole ed edifici pubblici sicuri. Nel bilancio di previsione per l’esercizio 2017 e pluriennale 2017-2019 così come emerso in commissione non risulta adeguata copertura per gli interventi di manutenzione”. Riguardo la questione dei rapporti finanziari tra Comune e Asm oggetto dell’emendamento presentato dal suo gruppo, Thomas De Luca (M5S) ha detto che: “Nessuna fattura è stata pagata, nessun immobile è stato alienato e il consiglio comunale si assume la responsabilità di non considerare a bilancio una passività di circa 4 milioni di euro”. Sul bilancio, De Luca ha aggiunto che “C’è una bomba sociale che sta per esplodere in città e la Giunta non interviene: occorre decidere se tutelare i più deboli o più forti”.
Voto contrario al bilancio di previsione è stato espresso dal presidente del gruppo di Forza Italia Francesco Ferranti. “Siamo arrivati ad affrontare una situazione di criticità – ha detto Ferranti – con una manovra che prelude al dissesto finanziario, con i cittadini che saranno impegnati nei prossimi decenni a coprire dei buchi. La città sta lentamente e progressivamente morendo, sta perdendo i centri di potere, il decoro, i progetti, gli investimenti. Questo bilancio e gli atti successivi sanciscono di fatto il commissariamento di questo Comune di cui il responsabile è il Pd”. Per Enrico Melasecche (IlV), “la colpa di questa situazione non è del cambio delle regole di contabilità, ma dei giochi finanziari fatti prima”. “Gli ottomila comuni che oggi non si trovano nella situazione di predissesto avevano le stesse regole del nostro. Certo noi avevamo un sindaco – ha aggiunto Melasecche – che si vantava del fatto di governare un Comune prima stazione appaltante dell’Umbria, invece bisognava pensare ai debiti che si creavano. Questa città è stata amministrata con mediocrità, con errori gravi, anche sulla finanza derivata, con malafede, con ignoranza, con furbizia”. Silvano Ricci (SI) ha detto di condividere le preoccupazioni sulle carenze per le manutenzioni necessarie a garantire la sicurezza stradale e degli edifici nella città. “Dobbiamo pianificare tutto per pensare qualcosa di diverso non previsto da questa manovra finanziarie, ad esempio inserendo alcuni introiti collegandoli alle tematiche ambientali”.
Franco Todini (IC) ha chiesto alla Giunta “di utilizzare un po’ di umiltà e realismo dicendo le cose come stanno. L’apologia della crisi non si sopporta”.
REPLICA DI PIACENTI “Quando le risorse sono limitate le scelte vanno indirizzate laddove l’utilità marginale è più evidente. E’ quello che loro malgrado stanno facendo tutte le amministrazioni locali di qualsiasi colore politico”. Lo ha detto l’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, presentando stasera la delibera sul bilancio di previsione 2017/2019 e replicando agli interventi delle opposizioni. “Siamo comunque un comune virtuoso – ha aggiunto Piacenti – tornando a citare il livello del prelievo medio per la Tari più basso che a Perugia”.
“Il nostro lavoro attuale è quello di cercare di risolvere i problemi strutturali del Comune, non dissimili da quelli di altri enti entro settembre, quando ci sarà l’approvazione bilancio consuntivo”. E sarà sempre in sede di bilancio consuntivo – secondo Piacenti – che si tireranno le somme sulla questione dell’allineamento o del non allineamento nella partita debitoria di Asm con il Comune, anche in riferimento alla questione sollevata con l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle.
“Le previsioni delle entrate per le sanzioni sul codice della strada – ha aggiunto Piacenti – sono fatte sulla base degli accertamenti del preconsuntivo. L’incremento non sensibile è legato al fatto che nel 2017 sono entrati in funzione nuovi meccanismi, ma non per vessare i cittadini, quanto per garantire meglio la sicurezza stradale”.
“Anche gli aumenti per gli ingressi alla Cascata – ha specificato l’assessore – non sono certo una novità: li avevamo inseriti anche nel Dup dove le uniche entrate aggiuntive per far fronte al piano di riequilibrio erano appunto costituite da limitati incrementi sull’ingresso alla Cascata e sulla sosta”.
PRESENTATI 3 ATTI D’INDIRIZZO Nel dibattito sul bilancio di previsione 2017 iniziato oggi pomeriggio in consiglio comunale sono stati inseriti anche alcuni atti d’indirizzo presentati in corso di seduta. In particolare due atti d’indirizzo sono stati illustrati dal presidente del gruppo del Pd Andrea Cavicchioli: il primo riguarda l’istituto Briccialdi. Con l’atto si chiede d’impegnare sindaco e giunta ad un’immediata e pressante iniziativa nei confronti dei Ministeri, della Regione e della Fondazione Cassa di Risparmio per la concessione di risorse verso l’istituto musicale”, tutto ciò sempre con l’obiettivo ineludibile della statalizzazione”.
Su questo atto d’indirizzo Enrico Melasecche (IlT) ha presentato a sua volta un emendamento affinché il sindaco si attivi in modo energico con la regione per far sì che quanto ottenuto dall’accademia Pietro Vannucci di Perugia, “cioè un percorso certo che porti alla statalizzazione” valga anche per il Briccialdi di Terni. Con il secondo atto d’indirizzo illustrato da Cavicchioli a nome dei presidenti dei gruppi di maggioranza si chiede di impegnare il sindaco e la giunta a porre in essere gli atti e le iniziative necessarie per ottemperare a tutte le osservazioni dell’organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione.
Una terza proposta d’atto d’indirizzo è stata presentata dal Movimento 5 Stelle ed illustrata dalla consigliere Patrizia Braghiroli. Con l’atto si chiede d’impegnare sindaco e giunta prevedendo un’adegiata copertura finanzaiaria in materia di manutenzioni, “accogliendo le richieste avanzate dalla direzione competente”.
Infine Valentina Pococacio (M5S) ha presentato un emendamento all’atto riguardante la determinazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale, chiedendo di fatto di non aumentare alcune categorie di biglietti d’ingresso alla Cascata delle Marmore, “ritenendo ingiusto far pagare dai turisti i buffi delle amministrazioni comunali”.
AMMESSI 5 EMENDAMENTI Il presidente del consiglio comunale ha stabilito di ammettere tutti e cinque gli emendamenti presentati al bilancio di previsione 2017. Due sono stati ammessi con parere tecnico favorevole, l’emendamento Pennoni, Filipponi e Zingarelli (Pd) su partecipazione territoriale e beni comuni e l’emendamento Zingarelli, Piermatti, Filipponi, Pennoni, Masiello (Pd), Ricci (SI), Crisostomi (Cittaperta-Terni Dinamica) sulla determinazione delle tariffe e delle contribuzioni, relative ai servizi a domanda individuale e della percentuale di copertura dei costi dei servizi”.
Sono invece stati ammessi con parere tecnico contrario gli altri tre emendamenti del gruppo consiliare del M5S sulla sicurezza per le scuole comunali; sulle maggiori risorse per le scuole comunali e per “ripristinare nel bilancio alcuni dei debiti riconosciuti del Comune verso Asm ai sensi dell’art. 194. In apertura della seduta del consiglio di oggi pomeriggio, Federico Pasculli del M5S aveva posto una sospensiva chiedendo all’assessore Piacenti e al sindaco se ci fossero novità rispetto alla posizione del Ministero sul piano di riequilibrio pluriennale.
In questo senso il sindaco Di Girolamo ha risposto che “il Ministero non ha ancora comunicato alcuna decisione o decisione ulteriore”. Successivamente il consiglio ha respinto la richiesta di sospensiva con 20 voti contrari. Foto: (archivio) Terni Life ©